Voce su Jessica Malaj

Uno scorcio sul Castello Ducale di Torremaggiore in provincia di Foggia (su concessione di Depositphotos)
Jessica Malaj, 16 anni, e Massimo De Santis, 51 anni, sono stati uccisi nel corso della notte tra il 6 e il 7 maggio 2023 a Torremaggiore in provincia di Foggia. A compiere il duplice omicidio è stato il padre della giovane, Taulant Malaj, albanese di 45 anni, di professione panettiere.[1][2]
Secondo le ricostruzioni, il delitto sarebbe avvenuto per motivi passionali. L'uomo ha aggredito De Santis perché, stando alle prime indiscrezioni, credeva che negli ultimi tempi lui avesse una presunta relazione extraconiugale con Tefta, 39 anni, moglie di Malaj. Il cinquantunenne è stato raggiunto dal panettiere per poi essere trafitto da circa 20 coltellate. De Santis era titolare di un noto bar della zona e vicino di casa della coppia: risiedeva nello stesso stabile, ma in un appartamento situato a un piano diverso del condominio. Quando è stato aggredito, si trovava nell'adrone del palazzo.
Il malintenzionato, non pago del proprio gesto, poi si è diretto dalla moglie e ha tentato di uccidere pure lei. I due erano in Italia da circa 20 anni e sposati da 17, ma il loro matrimonio stava attraversando una profonda crisi. Nella concitazione del momento sarebbe stato provvidenziale l'intervento della figlia sedicenne, studentessa dell'ISISS Fiani-Leccisotti di Torremaggiore, che ha difeso la madre. Nel corso della colluttazione, però, la giovane ha perso la vita sotto i colpi d'arma da taglio sferrati dal padre. La madre invece, rimasta ferita, sarebbe riuscita ad allertare i soccorsi. In seguito è stata trasportata all'ospedale di Foggia.
Negli instanti successivi alla violenta aggressione, il quarantacinquenne ha anche ripreso la scena del crimine girando un video con il proprio cellulare.[3][4] Dopo la mobilitazione delle forze dell'ordine, Malaj è stato rintracciato e fermato dai Carabinieri con le accuse di duplice omicidio e tentato omicidio.[5] Da quanto si è appreso, vagava in stato confusionale all'interno dell'abitazione, probabilmente alla ricerca dell'altro figlio di 5 anni per fare del male anche a lui.
Il bambino era presente sul posto nel corso dell'aggressione. Quando i militari hanno fatto irruzione nell'appartamento, lo hanno trovato tremante e terrorizzato. In seguito è stato affidato alle cure di alcuni parenti. Nonostante i rapporti fra marito e moglie fossero tesi da tempo, non risultavano alle forze dell'ordine pregresse segnalazioni o denunce per maltrattamenti o violenza domestica.[6]
Dopo essere stato condotto in caserma, Taulant Malaj avrebbe confessato le proprie responsabilità riferendo agli inquirenti che sua moglie aveva ammesso la relazione extraconiugale con De Santis. Giorni prima lei gli avrebbe chiesto scusa, ma il panettiere aveva deciso di separarsi. Sempre secondo il racconto fornito dinanzi ai militari, Tefta e l'amante stavano chattando nel corso della notte tra il 6 e il 7 maggio 2023. Malaj se ne sarebbe accorto, così si è recato all'esterno dell'appartamento e ha aspettato che il cinquantunenne rincasasse. Non appena De Santis ha varcato il portone del palazzo, è stato assalito con una raffica di coltellate.[7]
Tuttavia la versione della relazione extraconiugale con il vicino di casa è stata smentita dalla famiglia del cinquantunenne. De Santis non aveva modo di incontrare la signora Tefta che, di tanto in tanto, in mattinata con le amiche faceva visita al bar gestito dall'uomo dopo aver accompagnato i figli a scuola, ma lui a quell'ora dormiva ancora perché lavorava fino a tarda serata.[4]
Il successivo 10 maggio, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, Taulant Malaj confermò le dichiarazioni rese precedentemente agli inquirenti, precisando però di non aver mai avuto intenzioni di fare del male al figlio di 5 anni che non si sarebbe nascosto in casa, ma sarebbe stato risparmiato di proposito dopo l'aggressione alla moglie e alla primogenita.[8]
In seguito è stata ascoltata dai magistrati anche la moglie Tefta. La donna ha smentito la relazione extraconiugale e ha riferito di presunte molestie sessuali commesse in passato dal marito nei confronti della figlia in più occasioni. L'uomo era molto possessivo e geloso da impedirle di avere contatti esterni.[9] Per il panettiere fu convalidato il fermo e disposta la permanenza in carcere.
Nell'ordinanza di custodia cautelare il giudice per le indagini preliminari ha sottolineato che il quarantacinquenne, sospettando di essere tradito, aveva agito con modalità brutali per affermare il proprio ruolo all'interno della famiglia, mostrando un'assoluta insensibilità verso la vita umana. Non lo aveva fatto desistere neppure la presenza del figlio di 5 anni che assisteva inerme alla violenza perpetrata ai danni della madre e della sorella.[10]