Voce su Klodiana Vefa
Klodiana Vefa, 35 anni, fu uccisa la sera del 28 settembre 2023 a Castelfiorentino in provincia di Firenze.[1]
La donna, chiamata Klaudia dai conoscenti, era originaria dell'Albania, ma viveva da molti anni in Italia e aveva studiato all'Istituto Superiore Federigo Enriques, proprio a Castelfiorentino. La trentacinquenne, impiegata come cameriera in un ristorante della zona, era anche madre di due figli: un ragazzo di 17 anni e una ragazzina di 14.
Uno scorcio di Piazza Gramsci nel centro di Castelfiorentino (di Sailko, licenza CC BY 3.0)
Secondo le ricostruzioni, nel corso della serata del 28 settembre 2023, Klodiana stava tornando a casa dopo aver finito il proprio turno di lavoro. A pochi passi dalla dimora, in località Puppino, la donna avrebbe incontrato in strada il marito connazionale, Alfred Vefa, operaio di 44 anni. I due erano formalmente separati, ma per problemi burocratici il divorzio non era stato ancora trascritto in Italia.[2]
Durante il faccia a faccia sarebbe scoppiata una furiosa lite, al culmine della quale l'uomo aveva estratto una pistola ed esploso diversi proiettili. L'arma era irregolarmente detenuta.[2] La trentacinquenne, colpita mortalmente, si accasciò sull'asfalto, non molto distante dall'ingresso della propria abitazione. Nel frattempo l'ex compagno si diede alla fuga, salendo a bordo della propria autovettura. Probabilmente il quarantaquattrenne stava attendendo sotto casa il ritorno dell'ex compagna. Non fu escluso che il gesto fosse stato premeditato.
A dare l'allarme furono successivamente alcuni vicini che avevano sentito l'esplosione dei colpi d'arma da fuoco. Anche i figli della donna avrebbero visto il corpo esanime della vittima, riverso a terra. Il personale medico sanitario accorso sul posto non poté fare nulla per rianimarla: era ormai già deceduta.
Le forze dell'ordine si attivarono immediatamente per rintracciare il marito della trentacinquenne, sospettato come il principale responsabile dell'omicidio. I Carabinieri disposero diversi posti di blocco in tutta la Val d'Elsa. L'uomo però rimase irreperibile per più di ventiquattro ore.[3]
Secondo le testimonianze dei conoscenti, Alfred Vefa era una persona violenta ed avrebbe sottoposto la moglie Klodiana a forti maltrattamenti psicologici. Non risultavano tuttavia denunce da parte della vittima alle forze dell'ordine.[4] Il rapporto fra i due coniugi avrebbe cominciato a incrinarsi circa sei anni prima, quando la donna aveva fatto presente al marito di non avere più intenzione di restare con lui. Una decisione che l'uomo non avrebbe mai accettato di buon grado. Nonostante ciò, negli ultimi tempi il quarantaquattrenne si era legato ad una nuova compagna. Anche Klodiana aveva iniziato una nuova relazione: si frequentava con un italiano di 52 anni.[2]
Il corpo senza vita di Alfred Vefa fu trovato all'alba del successivo 30 settembre, in un bosco di noci lungo la strada provinciale Certaldese, nelle campagne di San Casciano in Val di Pesa (Firenze). L'auto con la quale era fuggito distava circa 50 metri dal posto. Il quarantaquattrenne si era suicidato con la stessa arma da fuoco usata per uccidere la moglie.[5][6]