Voce su Cristiane Angelina Soares De Souza
![Uno scorcio della Chiesa di Santa Maria Regina Pacis a Ostia di Roma](https://femminicidioitalia.info/image/eglise-santa-maria-regina-pacis-ostia-rome.jpg)
Uno scorcio della Chiesa di Santa Maria Regina Pacis a Ostia di Roma (di Chabe01, licenza CC BY-SA 4.0)
Cristiane Angelina Soares De Souza, 46 anni, è stata trovata morta nelle prime ore del mattino del 4 aprile 2024 a Ostia di Roma. La donna giaceva su un marciapiede in via Marino Fasan, ai piedi di un edificio dove lei risiedeva in un appartamento situato al quarto piano.[1][2]
A dare l'allarme sono stati alcuni passati che avevano notato la quarantaseienne esanime sull'asfalto. Il personale sanitario successivamente giunto sul posto non ha potuto fare nulla per salvarla. La vittima conviveva insieme al compagno di 41 anni, Dorin Nemtelea, originario della Moldavia. Nelle ore seguenti al rinvenimento del cadavere in strada, l'uomo è stato sospettato di averla uccisa. L'indiziato è stato dunque fermato con l'accusa di omicidio volontario.
In un primo momento il quarantunenne, ascoltato dai militari, avrebbe riferito del fatto che la convivente avesse commesso un gesto estremo, gettandosi volontariamente dal balcone al quarto piano. Tale versione tuttavia non aveva convinto gli inquirenti. Nelle ore successive, però, lo stesso individuo avrebbe confessato di aver ucciso la compagna, raccontando di averla prima strangolata e poi gettata nel vuoto.[3][4] L'uomo in seguito non ha confermato tale ricostruzione, limitandosi ad ammettere di aver ucciso la convivente, ma non ricordava "come e perché era successo".[5]
Cristiane De Souza, originaria di Rio de Janeiro in Brasile, per anni aveva vissuto a Colli del Tronto in provincia di Ascoli Piceno, dove aveva messo su famiglia con un precedente compagno. Da quella relazione era nata una figlia, poi rimasta in affidamento al padre. La quarantaseienne si era successivamente allontanata dalle Marche e, nel marzo del 2024, si era trasferita a Ostia insieme al nuovo compagno.
In passato la donna e un sacerdote della Diocesi di Ascoli Piceno (poi allontanato dal Vescovo) erano stati coinvolti in un'inchiesta della locale Procura per detenzione e cessione di cocaina e detenzione e scambio di materiale pedopornografico. I reati contestati sarebbero avvenuti nel giugno del 2020. Finita sotto processo, Cristiane De Souza era stata poi assolta dal Tribunale di Ascoli.
Dorin Nemtelea, interrogato dal giudice per le indagini preliminari nei giorni successivi al fermo, non ha saputo raccontare nei dettagli cos'è successo nel corso della mattinata del 4 aprile 2024, prima che la convivente precipitasse dal balcone. Nei confronti del quarantunenne è stata convalidata la custodia cautelare in carcere con l'accusa di omicidio. La Procura ha disposto l'esame autoptico per fare chiarezza sulla dinamica dei fatti.[6][7]
I risultati preliminari degli accertamenti avrebbero confermato la tesi dello strangolamento. La quarantaseienne sarebbe stata soffocata e poi, quando era già morta, gettata nel vuoto dal quarto piano del palazzo in via Fasan a Ostia.[8]