Voce su Anthonia Egbuna
Anthonia Egbuna era una ragazza di 20 anni, originaria della Nigeria, che scomparve il 28 novembre 2011. Il suo corpo senza vita fu trovato il successivo 26 febbraio 2012 nel fiume Po a San Mauro Torinese in provincia di Torino.[1]
Uno scorcio di San Mauro Torinese scattato da Superga (di Alessandro Vecchi, licenza CC BY-SA 3.0)
Secondo l'esame autoptico, la giovane fu uccisa nei mesi precedenti, probabilmente la sera della scomparsa, quando cessarono le comunicazioni dal suo telefono cellulare. Il decesso fu accertato per le numerose ferite d'arma da taglio inflitte sul suo corpo. La vittima fu prima accoltellata, poi gettata nel corso d'acqua quando era già morta. Le indagini portarono all'arresto di un aspirante scrittore, Daniele Ughetto Piampaschet, 34 anni, che aveva avuto una breve relazione con la ragazza.[2]
Costui, originario di Giaveno (Torino), aveva composto un romanzo, mai pubblicato, intitolato La Rosa e il Leone, in cui si narrava di una prostituta nigeriana e della sua relazione sentimentale con un italiano che voleva tirarla fuori dal mondo della prostituzione. Un tentativo però fallito, che portò l'uomo a ucciderla. Una trama simile alla vicenda di Anthonia che anticipava di fatto il delitto. Il dattiloscritto firmato dall'uomo fu ritrovato nell'abitazione della vittima.
Piampaschet fu rinviato a giudizio, ma venne assolto in primo grado con formula piena. La pubblica accusa aveva chiesto l'ergastolo.[3] Nel giugno del 2015, però, fu condannato dalla Corte d'Appello di Torino a 25 anni di reclusione per omicidio volontario e occultamento di cadavere.[4][5] Tale sentenza fu annullata nell'ottobre del 2016 dalla Corte di Cassazione, che dispose un nuovo processo in secondo grado.[6]
Nell'ottobre del 2018, al termine del procedimento celebrato in una diversa sezione della Corte d'Appello di Torino, l'imputato fu nuovamente condannato a 25 anni.[7] Il verdetto fu reso definitivo dalla seconda pronuncia della Corte di Cassazione nel giugno del 2019.[8][9]