Voce su Federica Mangiapelo
Uno scorcio panoramico del borgo di Anguillara Sabazia scattato dal lago di Bracciano (di Albarubescens, licenza CC BY-SA 4.0)
Federica Mangiapelo, 16 anni, annegò nel lago di Bracciano nel corso della notte tra il 31 ottobre e il 1º novembre 2012. Fu poi trovata morta la mattina seguente con la testa semi immersa nell'acqua sulla riva della spiaggia di Anguillara Sabazia, comune in provincia di Roma dove la giovane risiedeva.[1]
La sera precedente la sedicenne era uscita con il fidanzato Marco Di Muro, 21 anni. Quest'ultimo aveva dichiarato agli inquirenti di aver avuto una lite con la ragazza e di averla lasciata, su richiesta di lei, alla piazza del paese.
L'esame autoptico inizialmente escluse la morte violenta, ma con successivi nuovi accertamenti venne ricostruita la dinamica dell'accaduto. La vittima sarebbe stata aggredita al culmine di un violento litigio, poi trascinata, presa per la testa e tenuta sott'acqua fino al decesso per annegamento. Di Muro fu prima indagato per omicidio, poi per omissione di soccorso, ma il capo d'imputazione cambiò nuovamente, portandolo agli arresti domiciliari per omicidio volontario aggravato nel dicembre del 2014.[2][3]
Il ventunenne aveva sempre negato di aver ucciso la giovane, ribadendo di averla lasciata sola durante la notte, pur ammettendo di averla maltrattata nel corso della loro relazione, come riscontrato anche da diversi episodi e testimonianze reperite in fase d'indagine.
Di Muro fu processato in rito abbreviato e condannato in primo grado a 18 anni di reclusione.[4][5] In Appello gli furono riconosciute le attenuanti generiche con pena ridotta a 14 anni.[6] La sentenza fu confermata dalla Corte di Cassazione.[7][8]