Voce su Mary Cirillo
Mary Cirillo, 31 anni, fu uccisa dal marito Giuseppe Pilato il 18 agosto del 2014 nell'abitazione della coppia a Marina di Monasterace in provincia di Reggio Calabria.[1]
Uno scorcio del lungomare di Monasterace in provincia di Reggio Calabria
Il delitto si consumò nel tardo pomeriggio, al culmine di una violenta lite, ascoltata anche dai vicini che avevano avvertito i Carabinieri. Prima dell'arrivo dei militari, l'uomo aveva sparato due colpi di pistola all'indirizzo della moglie, poi si allontanò dal posto. Nei minuti successivi, la prima a scoprire il corpo senza vita della vittima fu la figlia di 10 anni, di ritorno a casa.
I Carabinieri si misero subito sulle tracce dell'omicida, rimasto in fuga per diversi giorni. Il trentenne si costituì spontaneamente alla caserma di Monasterace il 23 agosto successivo, riferendo di non ricordare nulla di quanto accaduto e respingendo qualsiasi addebito.[2] La coppia aveva 4 figli, ma negli ultimi tempi il loro matrimonio era in crisi. Secondo le indagini degli inquirenti, l'uomo avrebbe premeditato l'esecuzione della donna.
Nel novembre del 2016 fu condannato in primo grado all'ergastolo. Nel 2018, nel corso del processo in Appello, Pilato confessò per la prima volta il delitto.[3] Nei suoi confronti la Corte ridusse la pena a 26 anni di reclusione, escludendo l'aggravante della premeditazione.[4]
Nel dicembre del 2019 la Corte di Cassazione annullò la sentenza di secondo grado con rinvio in Appello, limitatamente al trattamento sanzionatorio e, in particolare, ai benefici derivanti dalla concessione del rito abbreviato.[5] Nel settembre del 2020 la sentenza d'Appello bis aveva rideterminato la pena a 17 anni nei confronti dell'imputato.[6]