Voce su Nadia Orlando

Uno scorcio della Chiesa dei Santi Angeli Custodi di Vidulis di Dignano, paese d'origine di Nadia Orlando (su concessione di BeWeB - Beni Culturali Ecclesiastici in Web)
Nadia Orlando, 21 anni, originaria di Vidulis di Dignano in provincia di Udine, fu uccisa dall'ex fidanzato e collega di lavoro Francesco Mazzega, 36 anni.[1]
L'uomo la sera del 31 luglio 2017 si presentò a casa della ragazza per chiederle un ulteriore chiarimento. La giovane accettò e i due uscirono in auto. Nel corso della serata scoppiò un'ennesima lite che fu fatale per la vittima.
Nadia Orlando fu strangolata e perse la vita sul greto del fiume Tagliamento a Dignano. Il trentaseienne successivamente caricò il corpo dell'ex compagna in auto, vagando senza meta per tutta la notte. La mattina seguente si costituì alla sede della Polizia Stradale di Palmanova (Udine) con il cadavere ancora nell'abitacolo.[2]
Mazzega fu rinviato a giudizio in rito abbreviato e fu condannato in primo grado a 30 anni di reclusione. Scontava la pena agli arresti domiciliari su decisione del giudice.
Il giorno successivo alla conferma della condanna da parte della Corte d'Appello, proprio nell'abitazione di Muzzana del Turgnano dove risiedeva per la detenzione, l'uomo si suicidò, impiccandosi nel corso della notte tra il 30 novembre e il 1° dicembre 2019.[3]
Le motivazioni della sentenza di secondo grado sottolinearono che la vittima fu uccisa per un abnorme e ingiustificato desiderio di possesso, allo scopo di punirla e impedirle di autodeterminarsi liberamente.[4]