Milano. Donna violentata in Piazza Gae Aulenti. Lo stupratore incastrato dal test del DNA. Il gip: "Lucida volontà criminale".
"Stai ferma altrimenti ti uccido - le aveva detto con le mani strette attorno al collo - io sono egiziano, sono vuoto dentro e non ho sentimenti". È nato, in realtà, a Milano il presunto responsabile Mohamed A.E., 22enne incensurato arrestato sabato mattina dagli investigatori della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura di Milano.
"Lucida volontà criminale" ha sottolineato il gip nell'ordinanza cautelare. Il suo è un "impulso sessuale fuori controllo", una "violenza inaudita" mischiata a "istinto di sopraffazione". È questo ciò che il giovane avrebbe scatenato al termine di una nottata intossicata da erba e vodka.
Lo stupro si è consumato a cielo aperto, sotto i grattacieli di piazza Gae Aulenti, a un passo dai locali di corso Como, ai danni di una ragazza 34enne di origini polacche, brutalizzata e terrorizzata dal suo aguzzino nella notte tra il 23 e il 24 agosto scorso.
Il 22enne aveva bevuto e fumato insieme alla vittima e ad altri due ragazzi. Questi ultimi poi si erano allontanati. Lei invece era rimasta e, all'alba, totalmente stordita, era stata trascinata giù per le scale mobili fino a un prato, riparato da un muro. Lì la 34enne era stata violentata due volte e solo le sue suppliche, e la promessa di non denunciare, avevano allentato la minaccia di morte e il tentativo di strangolamento.
Le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, che hanno ripreso l'egiziano, hanno permesso alla Squadra Mobile, insieme ad altri elementi investigativi tra cui il test del DNA, di portare al suo arresto.