San Severo. Omicidio Roberta Perillo. Il disappunto della famiglia della vittima nei confronti dell'Amministrazione Comunale.
Sta per entrare nel vivo il processo a Francesco D'Angelo, il giovane di San Severo (Foggia) accusato del femminicidio di Roberta Perillo, uccisa nel luglio del 2019 all'interno della sua abitazione. Intanto, a parlare è Giuseppe Frau, zio della ragazza, che sui social ha scritto un lungo post di sfogo.
"Chiedo a tutti i miei amici di avere un pensiero e una preghiera affinché giustizia sia fatta. Però permettetemi uno sfogo, vorrei parlare alle istituzioni, in particolare al sindaco Miglio. Caro signor sindaco, ricordo il suo post nel quale diceva che i genitori del D'Angelo avevano la stessa sofferenza dei genitori di Roberta, questo già allora mi parve un'eresia: perdere una figlia in quel modo penso abbia un altro impatto nella vita dei genitori".
"Poi il giorno del funerale di Roberta svolti in cattedrale e officiati da tutti i parroci di San Severo e da sua eccellenza monsignor Checchinato, in tanti hanno avuto una parola per Roberta. Noi parenti, e soprattutto i genitori della ragazza, avremmo apprezzato un suo pensiero, ma lei non lo ha avuto".
Inoltre "in occasione di un incontro avuto con il papà di Roberta", Miglio "asserì che la giunta tutta" si sarebbe costituita parte civile al processo. "Ma anche questo purtroppo – dice Frau con rammarico – non è successo".
"Non riesco a capire da cosa è mosso questo comportamento. Comunque noi chiediamo solo giustizia per Roberta, non ci interessa la vendetta, con o senza le istituzioni andremo avanti fino a che questo accada. Chiedo a tutti di condividere, dobbiamo fare rumore. Lo dobbiamo a Roberta".