Rimini. Omicidio Vera Mudra. Giovanni Laguardia era capace di intendere e di volere. L'imputato rischia l'ergastolo.
Giovanni Laguardia era perfettamente capace di intendere e volere quando, nell'ottobre del 2020, uccise a martellate la moglie, la 61enne Vera Mudra, mentre dormiva. A stabilirlo è stata la perizia richiesta dalla Corte d'Assise di Rimini, dove si celebra il processo all'ex idraulico 70enne.
Da un lato è stato appurato come, al momento di commettere l'omicidio, Laguardia non fosse affetto da nessuna patologia psichica che potesse in qualche maniera influire sulle sue azioni. Dall'altro lato, stando alla perizia, l'anziano avrebbe agito per una sorta di desiderio di giustizia o rivalsa nei confronti della moglie, perché lei era in procinto di lasciarlo.
Era stato proprio l'ex idraulico a chiamare la Polizia, subito dopo aver commesso il fatto, e a rendere una confessione piena. L'imputato rischia una condanna all'ergastolo.