Castelnuovo di Porto. Omicidio Lucia Felici. Il marito: "L'ho strangolata perché le faceva male la testa".
"Lei si lamentava perché le faceva male la testa. Io sono andato in camera sua e ho iniziato a massaggiarle la fronte per calmarla. Ma lei non smetteva, continuava a lamentarsi. Io non riuscivo più a sopportarla. Per questo le ho messo le mani al collo e le ho tenute per cinque minuti fino a quando non è morta".
Queste le parole di Carmine Alfano, l'84enne che venerdì mattina ha strangolato la moglie 75enne Lucia Felici a Castelnuovo di Porto (Roma). L'uomo è stato condotto in carcere con l'accusa di omicidio volontario.
La signora Felici avrebbe provato a difendersi. Sulla schiena del marito, infatti, sono stati trovati i graffi della donna, che avrebbe cercato di fermare la furia dell'84enne. Le grida di aiuto sono state sentite anche dalla vicina di casa che ha chiamato i soccorsi. Nella mano sinistra, la 75enne aveva anche un piccolo coltellino. Forse temeva l'uomo, che già in passato avrebbe avuto atteggiamenti violenti.
"Quattro anni fa ho tentato il suicidio – ha dichiarato Alfano – sono stato in cura al Cim, poi in una clinica psichiatrica. Dopo il trattamento stavo meglio". La situazione clinica dell'84enne al momento è in fase di accertamento. Ma l'avvocato Gianfranco Polinari, che difende l'uomo, è pronto a chiedere la perizia psichiatrica.
L'udienza di convalida del fermo si terrà domani. Intanto, i tre figli della coppia, parlando con gli investigatori, hanno preso le distanze dal padre assassino: "Di lui non vogliamo più sapere nulla". (di Marco Carta – la Repubblica)
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