Altavilla Milicia. Partecipò alla strage: La figlia di Barreca condannata a 12 anni dal Tribunale per i minorenni.
Aveva 17 anni quando partecipò alla strage di Altavilla Milicia (Palermo). Rea confessa del triplice omicidio della madre e dei fratelli. Miriam Barreca, nel frattempo divenuta maggiorenne, è stata condannata a 12 anni e 8 mesi dal giudice per l'udienza preliminare Nicola Aiello del Tribunale per i minorenni.
La Procura chiesto 18 anni di reclusione. Secondo le ricostruzioni, la strage fu commessa assieme al padre Giovanni (pure lui ha confessato) e alla coppia di fanatici religiosi, Massimo Carandente e Sabrina Fina, che invece continuano a proclamarsi innocenti.
Un neuropsichiatra infantile di Roma ha stabilito che l'imputata è capace di intendere e volere. E lo era anche nel febbraio dell'anno scorso, quando avvenne il massacro. La ragazza confessò di aver agito per liberare la famiglia da presenze demoniache al culmine di un rito andato avanti per giorni.
"Non so come è morta mia madre, se per infarto o quando sia io che mio fratello gli davamo calci – raccontò la giovane ai Carabinieri e al magistrato –. Prima i calci li ho dati io e poi Kevin, in quel momento mia madre non reagiva più. Mentre veniva torturata non poteva né mangiare né bere e quando veniva colpita con la pentola aveva una fascetta trasparente ai polsi".
I figli dunque contribuirono ad uccidere la madre quando ormai la donna era priva di forze, martoriata dopo giorni di torture. Kevin prima avrebbe partecipato al rito, poi ne sarebbe rimasto lui stesso vittima.
Anche Miriam avrebbe rischiato di essere ammazzata. Era la prossima a dovere morire, ma su Altavilla Milicia iniziò a soffiare un forte vento. Una normale condizione meteorologica fu scambiata per un segno e la diciassettenne fu risparmiata. I Carabinieri la trovarono nella sua camera, in stato di choc. (LiveSicilia)