Siena. Omicidio Yuleisi Manyoma Casanova. Fernando Porras non risponde al Gip: Arresto convalidato.
Resta in carcere Luis Fernando Porras Baloy, il 27enne colombiano ex compagno di Yuleisy Ana Manyoma Casanova, la cuoca colombiana di 32 anni uccisa il 10 agosto 2024 da un colpo di fucile, maneggiato dal 27enne, nella sua abitazione in Strada del Villino, a Siena.
Questa mattina, 6 maggio 2025, il Tribunale di Siena ha confermato la misura della custodia cautelare per il colombiano, posto in carcere dopo la chiusura dell'inchiesta che lo vede accusato di omicidio volontario aggravato. Il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia svoltosi questa mattina al Tribunale di Siena, dinanzi al gip Grandinetti.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Siena e condotte dalla Squadra Mobile della Questura, hanno portato alla luce vari elementi che smentiscono la versione inizialmente fornita da Porras Baloy, il quale aveva sostenuto che lo sparo fosse partito accidentalmente mentre maneggiava un fucile calibro 16, detenuto illegalmente.
Secondo gli accertamenti peritali, il colpo sarebbe stato esploso volontariamente all'interno della camera da letto, con l'uomo in posizione eretta e a breve distanza dalla vittima, in un gesto "dolosamente diretto a cagionare la morte". Oltre all'accusa di omicidio doloso, aggravato dal contesto di maltrattamenti in famiglia e dalla relazione affettiva con la vittima, Porras Baloy è indagato anche per detenzione abusiva di munizioni e possesso di sostanze stupefacenti di tipo leggero.
Le indagini hanno infatti evidenziato episodi di presunti maltrattamenti nei confronti di Yuleisy, conosciuta da tutti come "Yulia", aggravando ulteriormente la posizione dell'accusato. Durante l'interrogatorio di garanzia, Porras Baloy ha scelto di non fornire chiarimenti, mantenendo il silenzio di fronte alle domande del giudice per le indagini preliminari.
Il giovane, presente in aula, accompagnato dagli agenti di Polizia Penitenziaria, è assistito dagli avvocati Alessandro Betti e Leandro Parodi, che valuteranno adesso la situazione per chiedere un'eventuale riesame della misura cautelare. (di Claudio Coli – Radio Siena Tv)