Voce su Ana Yuleisi Manyoma Casanova
Uno scorcio della Basilica di San Bernardino a Siena, conosciuta anche come Basilica dell'Osservanza, dove sono stati celebrati i funerali di Yuleisi Manyoma Casanova (di Bjørn Christian Tørrissen, licenza CC BY-SA 3.0)
Ana Yuleisi Manyoma Casanova, 33 anni, è stata uccisa nel corso del pomeriggio del 10 agosto 2024 nell'abitazione in cui risiedeva in strada del Villino a Siena.[1][2]
A compiere l'omicidio è stato il compagno Fernando Porras Baloy, 26 anni. Sul luogo del delitto è intervenuta la Polizia, allertata dai vicini che hanno richiesto l'intervento delle forze dell'ordine dopo aver sentito uno sparo provenire dall'abitazione della coppia. La vittima è stata colpita alla testa da un proiettile, esploso da un fucile non regolarmente detenuto dal giovane compagno.
Il fatto si sarebbe verificato mentre i due si trovavano da soli nella camera da letto. Nella stessa abitazione erano presenti altre persone, ma non avrebbero assistito allo sparo perché si trovavano in altre stanze. Stando a quanto ricostruito, nella casa c'erano anche la sorella di Manyoma, insieme al proprio fidanzato, e la figlia di 10 anni della vittima (nata da una precedente relazione).[3]
Fernando Porras è stato arrestato in quasi flagranza dalla Polizia per detenzione illegale di arma da fuoco. Il ventiseienne, interrogato dagli agenti della locale Squadra Mobile, ha ammesso di aver sparato alla compagna, ma ha negato la volontarietà del gesto e ha parlato di un colpo "partito per sbaglio" e che ha raggiunto la vittima in "maniera accidentale".[2][4]
La Procura di Siena, però, non ha ritenuto convincente la versione del giovane, considerato tra l'altro che il proiettile che ha tolto la vita alla donna sarebbe stato esploso da una distanza ravvicinata.[5] Gli inquirenti si sono dunque riservati i dovuti accertamenti per verificare l'esatta dinamica dell'accaduto tramite una perizia balistica.
Uno scorcio della Basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi a Siena (di Sailko, licenza CC BY-SA 3.0)
Nei confronti di Fernando Porras è stata così contestata l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva e dal rapporto di convivenza.[5] La Procura di Siena indaga anche per le ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia, detenzione abusiva di munizioni e sostanze stupefacenti di tipo leggero.[4]
Yuleisi Manyoma Casanova, chiamata "Giulia" dai conoscenti, era originaria della Colombia e lavorava da anni a Siena come cuoca in un ristorante di Piazza del Campo, non molto distante dall'abitazione in cui risiedeva con il compagno connazionale Fernando Porras.[3]
Il ventiseienne, nell'udienza di convalida dell'arresto, si è avvalso della facoltà di non rispondere. I suoi legali hanno chiesto la scarcerazione per la mancanza dei pericoli di fuga e di inquinamento probatorio. Il giudice per le indagini preliminari, però, in accoglimento della richiesta dalla Procura di Siena, ha convalidato l'arresto e disposto la misura cautelare in carcere.[6][7]