Milano. Le ultime quarantotto ore di Emanuele De Maria: Uccide una collega, poi si suicida dal Duomo.

Immagine della notizia

Milano. Le ultime quarantotto ore di Emanuele De Maria: Uccide una collega, poi si suicida dal Duomo.

L'epilogo più tragico delle 48 ore di Emanuele De Maria si materializza alle 16 di ieri, confermando i sospetti della prima ora: una segnalazione al 112 porta i Carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni in un sentiero del Parco Nord, dietro il liceo Casiraghi di viale Testi. Lì c'è il cadavere di Chamila Dona Arachchilage Wijesuriya, la 50enne di cui si erano perse le tracce dalle 15.14 di venerdì.

A quell'ora, una telecamera l'ha ripresa con il 35enne napoletano: camminano uno accanto all'altra, con gli ombrelli aperti per ripararsi dalla pioggia. De Maria non dovrebbe essere lì, bensì al bancone dell'accoglienza dell'hotel Berna come detenuto ammesso al lavoro esterno.

Quello che succede dopo si può solo immaginare: l'ipotesi è che ci sia stata una discussione, innescata dalla volontà della donna di chiudere il rapporto. Il 35enne non ci sta. I due litigano, fin quando l'uomo, condannato a 14 anni e 3 mesi per l'omicidio di una 23enne tunisina a Castel Volturno nel 2016, tira fuori un coltello e colpisce la 50enne.

Prima di abbandonare il corpo nella boscaglia, ritrovato con gli indumenti addosso, De Maria prende le mani di Chamila e gliele incrocia sul petto, quasi a voler ricomporre il cadavere. Il killer fa altre due cose: strappa una ciocca di capelli di lei, la mette in una bustina e se la infila in tasca; e strappa dalla carta d'identità della cingalese con cittadinanza italiana la fototessera, per portarla con sé. Poi sparisce nel nulla.

Ricompare alle 6.20 di sabato, appostato nell'ombra in via Napo Torriani: appena vede il collega egiziano Hani F.A., dipendente della caffetteria dell'Hotel Berna, lo blocca e gli sferra cinque fendenti con la stessa lama usata per sgozzare Chamila. Dopo il blitz, il detenuto evaso scompare ancora. Alle 13.40 di ieri, un uomo precipita dalle Terrazze del Duomo: le frasi in latino tatuate sui bicipiti e le mani giunte disegnate sulla schiena lo identificano. In tasca la foto di Chamila e una ciocca di capelli. (di Nicola Palma – Il Giorno)

Cara/o utente, spero tu abbia apprezzato il contenuto di questa pagina.

FemminicidioItalia.info è un progetto informativo nato nei primi mesi del 2019 dedicato alla raccolta di dati e notizie su casi recenti e passati di femminicidio in Italia, nonché sul fenomeno della violenza sulle donne nel nostro paese.

Nel corso del tempo lo sviluppo del sito è aumentato a dismisura. Le pagine sono diventate centinaia e le voci di approfondimento sono costantemente monitorate per fornire gli ultimi aggiornamenti. Teniamo traccia delle notizie e riportiamo quelle più importanti avendo sempre cura di citare le fonti per ringraziare i giornalisti del loro arduo lavoro.

Tuttavia la gestione del progetto è diventata anche più complessa e dispendiosa. Se credi nella bontà del nostro operato e ti va di contribuire, potresti darci una mano oppure considerare di effettuare una donazione. Anche una piccola somma può significare un grande aiuto affinché il sito rimanga in vita e continui a essere aggiornato. Grazie.