Roma. Accusato dell'omicidio della moglie in crociera nel 2017: Daniel Belling assolto in Corte d'Appello.
Daniel Belling è stato assolto dai giudici della Corte d'Appello di Roma. L'uomo di nazionalità tedesca era accusato dell'omicidio della moglie Li Yinglei durante una crociera nel Mediterraneo nel 2017. Belling era a processo per omicidio volontario e distruzione di cadavere. La vittima aveva 36 anni ed era madre di due due bambini di 4 e 5 anni.
I giudici d'Appello hanno ribaltato la sentenza di primo grado. Belling era stato infatti condannato a 26 anni di carcere, più di quanto aveva chiesto il pm Francesco Basentini. Secondo i giudici, pur in assenza di un corpo, c'era la certezza che Belling si fosse liberato della moglie, con cui era in crisi da tempo.
«È opinione dei giudici – scrivevano nelle motivazioni – che quella notte (il 12 febbraio, ndr) dopo l'uccisione in cabina della donna da parte del Belling, si ipotizza per soffocamento o strangolamento, egli si sia liberato del corpo mediante il suo abbandono in mare aperto, insieme alla valigia color argento/arancione appena comperata a Roma».
I giudici di secondo grado hanno fatto cadere le accuse nei confronti di Belling con la formula più ampia, ossia «perché il fatto non sussiste». La Corte non ha recepito, quindi, la richiesta della Procura generale che aveva sollecitato la conferma della condanna di primo grado.
Tutto era iniziato il 22 febbraio 2017, quando Belling (cittadino tedesco residente a Dublino) era stato arrestato all'aeroporto di Ciampino mentre stava per imbarcarsi su un volo per tornare in Irlanda. Undici giorni prima, si era imbarcato con la famiglia per una vacanza sulla nave da crociera MSC Magnifica.
L'ultima località in cui la donna era stata vista è Genova, prima tappa della crociera. Un cameriere ha confermato che la sera del 10 febbraio la famiglia aveva cenato al ristorante di bordo: «Erano tutti insieme. Ma la mattina dopo, a colazione, la donna non c'era». «Durante la navigazione tra Genova e La Valletta, l'imputato ha causato la morte della moglie», ha sostenuto la pubblica accusa, basandosi anche sul sistema di sicurezza e le registrazioni interne della nave.
La nave ha continuato il suo itinerario: Malta, Katakolon, Pireo, Rodi, Creta, fino a Civitavecchia. Nessuno, da quel momento in poi, ha più visto Li Yingley. (Open)