Afragola. Omicidio Martina Carbonaro. Tucci risponde al Gip: "Colpita dopo un abbraccio rifiutato".

Immagine della notizia (Immagine di DanieleVincenzo su it.wikipedia.org — CC BY-SA 3.0)

Afragola. Omicidio Martina Carbonaro. Tucci risponde al Gip: "Colpita dopo un abbraccio rifiutato".

È durata poco meno di un'ora l'udienza di convalida del fermo di Alessio Tucci, il 18enne reo confesso del femminicidio e dell'occultamento del cadavere della 14enne Martina Carbonaro, uccisa ad Afragola (Napoli) la sera del 26 maggio scorso.

Tucci, difeso dall'avvocato Mario Mangazzo, è stato ascoltato dal gip del Tribunale di Napoli Nord all'interno del carcere di Poggioreale, a Napoli, dove è stato portato a seguito dell'esecuzione del fermo emesso dal pm della Procura aversana per i reati di omicidio volontario pluriaggravato e occultamento di cadavere.

Al giudice per le indagini preliminari, Tucci ha risposto fornendo ulteriori particolari su quanto avvenuto la sera del 26 maggio, all'interno del casolare abbandonato nei pressi dello stadio comunale di Afragola, dove la sera seguente è stato trovato il corpo senza vita della 14enne, colpita mortalmente alla testa con una pietra. Il gip si è riservato la decisione sulla convalida o meno del fermo e sulla misura cautelare da applicare.

Martina Carbonaro è stata colpita alla testa con una pietra dal suo ex fidanzato, il 18enne Alessio Tucci, perché "ha rifiutato un suo tentativo di darle un abbraccio". Lo ha detto il 18enne al gip del Tribunale di Napoli Nord durante l'udienza di convalida del fermo che si è tenuta questa mattina.

Il giovane ha precisato che lui e la ex sono entrati insieme nel casolare abbandonato nei pressi dello stadio Moccia di Afragola, che frequentavano spesso durante la loro relazione. "Lui ha cercato di abbracciarla, lei ha rifiutato quell'abbraccio e a seguito di questo comportamento, mentre era di spalle, l'ha colpita", ha riferito l'avvocato Mangazzo all'uscita dal carcere.

"Poi ha sferrato un altro paio di colpi, sempre con la stessa pietra – ha aggiunto il legale – e quando si è reso conto che Martina non era più in vita ha girato il corpo e l'ha coperto con degli arredi che erano nella casa abbandonata". (LaPresse)

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