Bologna. Accusato di avere inscenato il suicidio della moglie: Leonardo Magri rinviato a giudizio.
Il gup del Tribunale di Bologna, Salvatore Romito, ha rinviato a giudizio, con l'accusa di omicidio aggravato, il 63enne Leonardo Magri, accusato di aver ucciso la moglie Daniela Gaiani, 58 anni, trovata morta il 5 settembre 2021 sul letto della casa della coppia a Castello d'Argile.
Magri, difeso dall'avvocato Ermanno Corso, è stato indagato a piede libero e si è sempre dichiarato innocente. L'omicidio contestato è aggravato dalla relazione sentimentale e dai futili motivi. L'uomo avrebbe ammazzato la moglie, ritrovata impiccata alla spalliera del letto, perché la considerava un ostacolo a vivere una relazione con un'altra donna, più giovane.
Nell'udienza tenutasi ieri, il pm Borghini ha messo in luce tutte le "stranezze e singolarità" delle dichiarazioni di Magri durante l'interrogatorio e le certezze emerse dagli accertamenti medico legali che hanno evidenziato come la morte sia avvenuta non per asfissia meccanica, ma per strangolamento.
Inoltre la Procura ha sottolineato come l'imputato abbia cambiato versione sul ritrovamento del corpo della moglie: inizialmente, infatti, avrebbe detto alla donna con cui aveva una relazione di aver ritrovato la moglie morta sul divano, mentre agli investigatori ha detto di essersi accorto della morte della compagna, ritrovata nel letto, solo al suo risveglio.
"Questo è il primo passo verso quella giustizia nella quale crediamo e nella quale confidiamo vivamente. È un primo passo, il più importante, perché ci permette di aprire le porte verso quel processo tanto atteso da quattro anni". Lo ha detto Angela Gaiani, sorella della vittima, parlando con i giornalisti al termine dell'udienza preliminare. (RaiNews)