Bologna. L'ex di Aurora Tila accusato di stalking. L'ultimo messaggio: "Promettimi che non ci cercheremo più".
È iniziato oggi, 19 giugno 2025, al Tribunale per i minorenni di Bologna, e subito rinviato, il processo a carico del 15enne accusato di avere ucciso Aurora Tila il il 25 ottobre 2024, facendola cadere dal terrazzino del palazzo di via IV Novembre a Piacenza dove la ragazza viveva con la madre.
L'udienza è stata rinviata al prossimo giovedì 26 giugno. Per il 15enne è stato formulato un nuovo capo di imputazione per stalking. Il giudice dovrà decidere se accogliere la richiesta del difensore, l'avvocato Ettore Maini, di celebrare il processo con rito abbreviato, subordinandolo ad ascoltare in aula due medici legali di parte, che contestano le conclusioni a cui è arrivato il medico legale incaricato dalla Procura.
Secondo la pubblica accusa, il ragazzo ha sollevato la ex compagna spingendola oltre la ringhiera del terrazzino, facendola precipitare per 7-8 metri su un balcone sottostante. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto l'adolescente picchiare sulle mani di Aurora, disperatamente aggrappata alla ringhiera.
La Procura dei minorenni di Bologna non ritiene credibile il racconto del ragazzo, che ha parlato prima di un incidente e poi di un suicidio. Ma i medici legali, incaricati dalla difesa, sollevano molti dubbi sull'esito dell'autopsia, che esclude lo scenario del suicidio.
È intanto emerso come quell'ultimo appuntamento sarebbe stato organizzato per dirsi addio. Nella notte, il ragazzo aveva mandato un messaggio: «Voglio vederti e salutarti l'ultima volta per bene». Aurora gli aveva risposto: «Promettimi che non ci cercheremo più». (di Paolo Marino – Libertà Piacenza)