Nola. Noemi Riccardi uccisa dal fratello. Il giovane chiama i Carabinieri, poi confessa il delitto.

Immagine della notizia (Immagine di Giuseppe Albano su Wikimedia Commons — CC BY-SA 4.0)

Nola. Noemi Riccardi uccisa dal fratello. Il giovane chiama i Carabinieri, poi confessa il delitto.

Ha chiamato il 112 per confessare di aver ucciso la sorella a coltellate. Quando i Carabinieri sono entrati nell'abitazione in via San Paolo Bel Sito a Nola (Napoli), hanno trovato Noemi Riccardi, 23 anni, senza vita.

Il fratello Vincenzo Riccardi, 25 anni, ha confermato agli investigatori di essere l'autore dell'aggressione, sostenendo di avere agito in un "raptus di follia". Secondo quanto ricostruito finora, subito dopo l'omicidio avrebbe effettuato una videochiamata alla madre, mostrandole il corpo esanime della figlia. I militari della compagnia di Nola lo hanno fermato e trasferito in caserma, mentre la Procura ha avviato gli accertamenti per definire la dinamica del delitto e le eventuali motivazioni.

Secondo quanto scrive LaPresse, sia Vincenzo Riccardi che la sorella Noemi erano seguiti dal centro di salute mentale di Nola. Il 25enne risultava in carico alla struttura per un percorso terapeutico già avviato. Anche la giovane, riferiscono fonti investigative, era in cura presso lo stesso servizio sanitario territoriale. Gli inquirenti stanno ora approfondendo la situazione clinica dei due fratelli per valutare eventuali elementi utili alla ricostruzione del contesto familiare e delle ore precedenti al delitto.

La prima segnalazione sarebbe arrivata direttamente dal giovane, che ha contattato la centrale operativa raccontando di avere colpito ripetutamente la sorella con un coltello. Immediatamente una pattuglia dei Carabinieri della compagnia di Nola e un equipaggio del 118 hanno raggiunto l'appartamento indicato. All'interno, i militari hanno trovato il 25enne ancora presente e in stato di forte agitazione, mentre la giovane era già priva di vita.

Il reo confesso non ha tentato la fuga e ha ribadito quanto già riferito telefonicamente, consentendo agli operatori di intervenire rapidamente per la messa in sicurezza della scena. Secondo una prima stima, sarebbero almeno sei le coltellate inferte alla vittima, colpita con un coltello da cucina ritrovato nell'abitazione. I due vivevano con la madre, che non era presente al momento dell'aggressione. (TGCOM24)

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