Voce su Antonietta Ciancio

Foto della Chiesa Madre di Maria Santissima degli Angeli a San Severino Lucano in provincia di Potenza dove sono stati celebrati i funerali di Antonietta Ciancio (di Francesco Dattoli, licenza CC BY-SA 4.0)
Antonietta Ciancio, 73 anni, fu trovata morta il 2 maggio 2018 nella sua abitazione del centro di Sapri in provincia di Salerno.
Ad allertare le forze dell'ordine furono i familiari della donna che da alcuni giorni non avevano più notizie della settantatreenne, ex insegnante in pensione. Entrati in casa, fecero la scoperta del corpo senza vita che presentava una ferita d'arma da fuoco alla testa, mentre il marito Gabriele Milito, ex ragioniere di 75 anni, anche lui pensionato, era irreperibile.[1]
I militari si misero subito sulle tracce dell'anziano e, nelle ore successive, l'uomo fu localizzato a circa mezzo chilometro di distanza dalla sua abitazione, nelle campagne di Medichetta di Rivello in provincia di Potenza. Il settantacinquenne venne fermato in stato semi-confusionale e, nel corso dell'interrogatorio dinanzi agli inquirenti, confessò di avere ucciso la moglie, seppur non intenzionalmente.
Milito sostenne che mentre stava maneggiando la sua pistola, regolarmente detenuta, sarebbe partito per sbaglio un colpo. Tale versione tuttavia non convinse pienamente gli investigatori, soprattutto in seguito alla relazione dell'esame autoptico che aveva confermato il decesso della vittima a causa del proiettile esploso, ma a una distanza ravvicinata. L'episodio sarebbe avvenuto il 29 aprile, circa tre giorni prima del ritrovamento del cadavere.
Nonostante la convalida del fermo da parte del giudice per le indagini preliminari, il settantacinquenne riuscì a ottenere successivamente gli arresti domiciliari su richiesta del proprio legale, considerata la sua età e le precarie condizioni fisiche. Tuttavia, a causa di un tentativo di fuga, tale misura fu revocata e l'uomo tornò alla reclusione nella casa circondariale.
Il 2 agosto 2018 Gabriele Milito perse la vita in seguito a un grave malore. Alcuni giorni prima, probabilmente per via del suo malessere, l'uomo rifiutava di mangiare e fu costretto a lasciare il carcere per curarsi in ospedale, ma durante il ricovero non riuscì a sopravvivere.[2][3]