Voce su Violeta Mihaela Senchiu
Violeta Mihaela Senchiu, 32 anni, perse la vita al "centro grandi ustionati" dell'ospedale Cardarelli di Napoli il 4 novembre 2018.
Uno scorcio panoramico dall'alto di Sala Consilina in provincia di Salerno (di Vincenzo Morello, licenza CC BY-SA 2.5)
La donna, originaria della Romania, era arrivata in Italia circa 9 anni prima, stabilendosi a Sala Consilina in provincia di Salerno, insieme alla madre e ai due figli Valentina e Alexandru, avuti da una precedente relazione. Negli anni successivi aveva conosciuto Gimino Chirichella, 48 anni, operaio del Consorzio di Bonifica del Vallo di Diano e Tanagro, con il quale aveva iniziato una relazione ed ebbe un altro figlio.
La trentaduenne il 3 novembre 2018 rimase vittima di un incendio avvenuto nell'abitazione in cui risiedeva. Gli inquirenti, attraverso le indagini e la visione delle registrazioni dei sistemi di videosorveglianza posti in zona, ricostruirono la dinamica dell'accaduto. Il compagno durante il pomeriggio si recò presso un distributore di carburanti per riempire due taniche di benzina. L'uomo poi tornò nel suo appartamento di Sala Consilina, dove era presente anche la convivente, e riversò il liquido infiammabile sul pavimento appiccando il fuoco e scatenando un vasto incendio.[1]
Mihaela Senchiu rimase gravemente ustionata e fu prima trasportata all'ospedale Luigi Curto di Polla (Salerno), poi trasferita in eliambulanza al Cardarelli di Napoli. Il giorno dopo perse la vita a causa degli ingenti danni subiti durante il rogo. I tre figli si trovavano all'interno dell'abitazione nel corso dell'incendio, ma furono tratti in salvo da una terza persona.
Anche Chirichella rimase ferito, ma riuscì a salvarsi dopo essere stato trasportato in ospedale. Proprio mentre era ricoverato, successivamente al decesso della compagna, nei confronti del quarantottenne fu emessa un'ordinanza di custodia cautelare con le accuse di incendio doloso e omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi, dalla crudeltà e dall'aver agito in danno della propria convivente.
L'uomo aveva diversi precedenti penali a suo carico, tra cui violenza sessuale, sfruttamento della prostituzione, spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di materiale esplosivo. Nel 2007 fu condannato a 7 anni di reclusione per violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione. Nel 2010 fu raggiunto da un'altra condanna per detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti.
Chirichella morì il 15 febbraio 2019 nel carcere di Foggia, dove era detenuto, in seguito a un arresto cardiaco.[2][3] Nei mesi successivi i legali del quarantottenne dichiararono di essere in possesso di elementi e perizie che negavano la ricostruzione degli inquirenti.
In particolare, la morte della signora Senchiu sarebbe avvenuta per un incidente e non per omicidio. Il compagno sarebbe andato a fare benzina per delle mini moto e l'incendio nella casa sarebbe stato provocato da un'esplosione le cui responsabilità non sarebbero state riconducibili a Chirichella.[4]