
Ylenia Bonavera, 24 anni, originaria di Messina, è morta la notte tra il 9 e il 10 dicembre 2020 all'ospedale Garibaldi-Centro di Catania. Si era presentata al nosocomio per farsi curare una ferita d'arma da taglio alla spalla. Sottoposta a rianimazione, ha perso la vita nel corso della notte.[1][2]
La ventiquattrenne era stata nota alle cronache per un episodio di violenza accaduto nel 2017. L'ex compagno, Alessio Mantineo, aveva tentato di darle fuoco cospargendola di benzina. La vittima subì ustioni su circa il 13% del corpo. La giovane però, in un secondo momento, aveva ritrattato le accuse difendendo l'ex fidanzato. Un comportamento che destò scalpore nell'opinione pubblica.
Tuttavia Mantineo fu riconosciuto responsabile di quell'aggressione e nel 2018 fu condannato in primo grado a 12 anni di reclusione per tentato omicidio. Pena ridotta a 10 anni in Appello. Dopo quell'episodio, Ylenia si trasferì a Catania.[3]
La sera dello stesso 10 dicembre il notiziario MeridioNews ha pubblicato un video girato da un cittadino che mostrava una rissa in cui è stata coinvolta la vittima la sera precedente.[4] La ventiquattrenne è stata colpita da una persona alle spalle con un coltello, dopodiché la ragazza ferita e sanguinante si è diretta verso un'auto nelle vicinanze, accasciandosi all'interno. Da lì la corsa in ospedale dove però non è riuscita a sopravvivere.[5][6]
Nella stessa serata del 10 dicembre una persona si è presentata spontaneamente in Questura, accompagnata dal proprio legale, per rendere dichiarazioni sulla vicenda. Si trattava di Daniela Agata Nicotra, 34 anni, una conoscente di Ylenia che ha confessato di aver colpito con un coltello la vittima. La Procura ha emesso nei suoi confronti un decreto di fermo di indiziato di delitto.[7][8]
La donna, in sede di interrogatorio, ha precisato di aver aggredito Ylenia dopo essere stata precedentemente ferita dalla ventiquattrenne nel corso del litigio in strada. I primi risultati dell'autopsia hanno confermato che il fendente alla spalla, inferto tra la scapola e la giugulare, è risultato fatale alla vittima provocando uno shock metaemorragico acuto.[9][10] Al termine dell'udienza di convalida del fermo, in considerazione dei gravi indizi di colpevolezza emersi a suo carico, il giudice per le indagini preliminari ha confermato la custodia cautelare in carcere per Nicotra con l'accusa di omicidio volontario aggravato da una precedente relazione affettiva.[11][12]
Nel gennaio del 2021 la Procura ha richiesto l'esecuzione di una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e di volere dell'indiziata.[13][14] L'esame ha escluso l'esistenza di distubi psichiatrici rilevanti per la trentaquatrenne stabilendo che, al momento del delitto, non era presente alcuna patologia tale da compromettere, totalmente o in parte, la sua imputabilità.[15][16]