Voce su Barbara Gargano e Aurora Gargano
Uno scorcio della Chiesa di San Donato a Frossasco, in provincia di Torino, dove sono stati celebrati i funerali di Barbara Gargano e i suoi gemelli (su concessione di BeWeB - Beni Culturali Ecclesiastici in Web)
All'alba del 9 novembre 2020 Alberto Accastello, operaio di 40 anni, aveva sparato diversi colpi di pistola all'indirizzo della moglie Barbara Gargano, 38 anni, ai due figli Alessandro e Aurora, gemellini di 2 anni, e al proprio cane.[1][2]
L'agguato avvenne all'interno dell'abitazione di famiglia a Ceretto, frazione del comune di Carignano in provincia di Torino. L'uomo colpì i componenti della sua famiglia quando stavano ancora dormendo, ognuno con un proiettile alla testa.[3] Dopodiché il quarantenne utilizzò la stessa arma da fuoco, legalmente detenuta, per suicidarsi.
Ad allertare i soccorsi fu il fratello dell'operaio. Poco prima della sparatoria, Accestello lo aveva telefonato per preannunciare l'estremo gesto. Successivamente i Carabinieri si introdussero nell'appartamento e trovarono la signora Gargano già deceduta. L'uomo era in vita e fu assistito dal personale sanitario, ma morì poco dopo.[4]
I due gemellini respiravano ancora e vennero trasportati all'Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Purtroppo però il piccolo Alessandro non riuscì a sopravvivere. Morì anche il cane. Aurora invece fu ricoverata nel reparto di rianimazione in condizioni gravissime, in stato di coma, con un forte trauma cranico provocato dal proiettile sparato alla testa.[5]
Uno scorcio del Duomo dei Santi Giovanni Battista e Remigio a Carignano (di Iron Bishop, licenza CC BY-SA 3.0)
Secondo le ricostruzioni, la coppia stava attraversando un periodo di crisi. Negli ultimi tempi, le liti fra marito e moglie sarebbero state sempre più frequenti, tanto che la trentottenne aveva intenzione di chiudere il matrimonio e ottenere la separazione. La donna aveva iniziato una nuova relazione con un collega di lavoro.[6]
Accastello non avrebbe accettato la decisione di separarsi e avrebbe scoperto la nuova relazione intrapresa dalla coniuge. Sarebbero stati questi i principali motivi alla base dell'omicidio-suicidio. L'uomo lavorava come dipendente in un'azienda agricola della zona mentre la trentottenne era impiegata in un supermercato di Moncalieri (Torino).[7][8]
Nella serata del successivo 11 novembre, all'Ospedale Regina Margherita di Torino, fu dichiarata la morte cerebrale della piccola Aurora.[9][10]