Voce su Maria Amatuzzo
Maria Amatuzzo, 29 anni, è stata uccisa il 24 dicembre 2022 nell'abitazione del marito a Marinella di Selinunte, frazione marinara di Castelvetrano in provincia di Trapani.[1]
A compiere l'omicidio è stato proprio il coniuge ed ex compagno della giovane, Ernesto Favara, 63 anni, pensionato ed ex pescatore con cui la vittima non conviveva più da circa una settimana perché si era trasferita nella casa del nuovo fidanzato, non molto distante dall'abitazione del delitto.[2]

Uno scorcio di Marinella di Selinunte scattato dal molo di ponente (di V880, licenza CC BY-SA 3.0)
I due si erano sposati quattro anni prima e avevano convivevano nel quartiere dei pescatori. Lei però era originaria del Palermitano. Entrambi avevano avuto figli da precedenti relazioni: lui due dalla precedente moglie, poi deceduta; lei due figli da precedenti compagni. Dalla loro unione erano nati altri due gemellini, ma i bambini non vivevano con loro: erano stati precedentemente affidati a una comunità alloggio.[3]
Ad allertare i soccorsi dopo l'omicidio sono stati alcuni vicini di casa. Quando sul posto sono giunti i Carabinieri, Favara sarebbe stato sorpreso con un coltello in mano, probabilmente l'arma usata per compiere l'omicidio. La ventinovenne era stata raggiunta da circa 12 fendenti, alcuni dei quali risultati fatali che le hanno stroncato la vita.[4] Il personale del 118 aveva tentato di rianimarla, ma non c'è stato nulla da fare, era ormai già deceduta.[5]
Il sessantatreenne è stato arrestato dai militari e condotto in caserma per essere interrogato ma, incalzato dalle domande degli inquirenti, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nelle ore successive è stato condotto in carcere con l'accusa di omicidio.[6][7]
Secondo le ricostruzioni, sembra che la giovane avesse deciso di porre fine al matrimonio. Ai conoscenti della coppia sarebbe stata ben nota la situazione di conflittualità che caratterizzava il loro rapporto negli ultimi tempi. Il marito in precedenza era stato rinviato a giudizio con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e alla ventinovenne era stato consigliato di costituirsi parte civile, ma lei non volle farlo perché avrebbe temuto ripercussioni da parte del coniuge.[8]
Nell'interrogatorio di garanzia, svolto il successivo 27 dicembre, Favara ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari. Il sessantatreenne ha precisato di aver avuto una discussione con la moglie in casa, durante la quale lei avrebbe ribadito la volontà di andarsene da casa per sempre, accontentandosi di vedere i bambini per un'ora a settimana. Favara avrebbe aggiunto che, in quel momento, "aveva visto un fantasma" e la situazione era degenerata nell'omicidio. Il gip ha convalidato l'arresto e la custodia cautelare in carcere.[9][10]
Secondo le dichiarazioni del nuovo compagno della vittima, intervistato dal Giornale di Sicilia, Favara aveva teso un tranello nei confronti di Maria, inducendola a tornare nella vecchia abitazione con la scusa di riprendersi un cappotto che aveva lasciato, lasciandole la porta aperta e facendo intendere che lui non ci sarebbe stato. Quando la giovane si era recata sul posto, era stata sorpresa dall'ex compagno e aggredita mortalmente.[2]
In seguito la difesa dell'ex pescatore ha presentato una richiesta di incidente probatorio finalizzata all'effettuazione di una perizia psichiatrica. Il giudice per le indagini preliminari, tuttavia, ha rigettato l'istanza.[11]