Voce su Viviana Micheluzzi

Uno scorcio delle Dolomiti scattato dalla Val di Fiemme. Alla destra la Chiesa di San Giorgio in località Castello di Fiemme (di btristan, licenza CC BY-SA 2.0).
Viviana Micheluzzi, 50 anni, e suo marito Mauro Moser, 56 anni, sono stati trovati morti nel corso del pomeriggio di martedì 29 marzo 2022 a Castello-Molina di Fiemme, comune sparso della Val di Fiemme in provincia di Trento.[1]
A compiere la drammatica scoperta dei due corpi senza vita sarebbero stati due dei tre figli della coppia, di età compresa tra 20 e 26 anni, che successivamente in forte stato di shock sono stati ricoverati all'ospedale di Cavalese.
Secondo le ricostruzioni, l'uomo ha ucciso la moglie a colpi di pistola, poi si è tolto la vita utilizzando la stessa arma da fuoco. L'omicidio-suicidio è avvenuto all'aperto, in località Brozin, nell'appezzamento di terra dove veniva gestita l'attività di famiglia, poco fuori dal centro abitato di Castello di Fiemme.[2] Il movente del gesto sarebbe legato ai problemi di coppia che avevano portato i coniugi a considerare l'idea di separarsi.[3] Il cinquantaseienne in mattinata, poche ore prima del delitto, aveva acquistato quella pistola in un'armeria di Ora, un comune della provincia di Bolzano.[4][5]
I due erano titolari di un'azienda di apicoltura del posto che produceva dolci a base di miele. Un'attività nata dalla passione della signora Micheluzzi per l'apicoltura nomade, un'antica pratica di allevamento delle api caratterizzata da diverse fioriture nei boschi e negli alpeggi delle valli dolomitiche. La donna aveva anche condotto degli studi a Praga per affinare le tecniche di allevamento e di selezione, prima di fondare l'azienda con il marito nella Val di Fiemme.[6] Moser era il figlio dell'ex sindaco di Molina di Fiemme, Adriano Moser, che aveva amministrato il piccolo comune alla fine degli anni ottanta.[7][8]
L'autopsia disposta dalla locale Procura ha confermato la dinamica inizialmente ipotizzata dagli inquirenti. L'uomo ha sparato all'indirizzo dalla moglie che è stata colpita di spalle all'altezza della nuca, molto probabilmente nel tentativo di scappare dal marito. Poi il cinquantaseienne si è tolto la vita. Il gesto potrebbe essere stato premeditato, dato che Moser aveva acquistato l'arma in mattinata, poche ore prima del delitto.[9][10]
Secondo le ricostruzioni, negli ultimi tempi la coppia avrebbe attraversato un periodo di crisi caratterizzato da incomprensioni affettive ed economiche, considerando anche l'idea di chiudere l'azienda familiare. Difficoltà però che non erano trapelate all'esterno, tanto che ai vicini continuavano ad apparire come una coppia affiatata e felice.[11]
Tuttavia la donna aveva confidato a un'amica che il marito era diventato aggressivo. Inoltre l'avvocato di famiglia avrebbe confermato che i due coniugi avevano concordato una separazione consensuale, anche se nelle ultime settimane l'accordo sarebbe saltato e il giorno successivo al delitto sarebbe stato fissato un nuovo incontro dal legale per rivedere ulteriori dettagli.[12][13]