Il femminicidio di Rosa D'Ascenzo a Civita Castellana

Vittima:
Rosa D'Ascenzo
Presunto killer:
Giulio Camilli
Località:
Civita Castellana
Data:
1 gennaio 2024
Uno scorcio del municipio di Civita Castellana in provincia di Viterbo

Uno scorcio del municipio di Civita Castellana in provincia di Viterbo (di Croberto68, licenza CC BY-SA 3.0)

Voce su Rosa D'Ascenzo

Rosa D'Ascenzo, 71 anni, è stata trasportata in auto all'ospedale di Civita Castellana, in provincia di Viterbo, la sera del 1º gennaio 2024. Il marito Giulio Camilli, 74 anni, aveva riferito al personale sanitario che la donna "era caduta dalle scale" in seguito a un malore. I medici non avevano potuto fare altro che constatare l'avvenuto decesso della settantunenne, arrivata già morta al nosocomio.‍[1][2]

I due coniugi risiedevano in un casolare nelle campagne di Sant'Oreste, un comune della provincia di Roma. Il figlio adulto della coppia, invece, abita a Fiano Romano.

Uno scorcio del municipio di Civita Castellana in provincia di Viterbo

Uno scorcio del municipio di Civita Castellana in provincia di Viterbo (di Croberto68, licenza CC BY-SA 3.0)

Il personale sanitario dell'ospedale di Civita Castellana, svolti i primi accertamenti, ha ritenuto che le ferite riscontrate sulla salma della donna non fossero compatibili con il racconto fornito dal marito, che ribadiva di avere trovato la signora D'Ascenzo esanime in casa per poi trasportarla d'urgenza al pronto soccorso, dopo averla caricata in auto.

I medici hanno segnalato il caso ai Carabinieri che, a loro volta, hanno avviato le indagini sulla vicenda. Ulteriori accertamenti svolti dai militari, sotto la coordinazione della Procura di Tivoli, hanno portato all'acquisizione di numerosi e gravi indizi nei confronti di Camilli. Oltre all'incompatibilità delle lesioni sul corpo della vittima, sono state trovate diverse tracce ematiche all'interno dell'abitazione della coppia, indicative di una presunta aggressione fisica.

Gli investigatori hanno isolato tracce di sangue sulla porta di ingresso, su un tubo metallico trovato in cucina, sul frigorifero e anche su una padella che si trovava nel corridoio. La donna sarebbe stata colpita con violenza mediante l'utilizzo di un oggetto contundente. I medici hanno riscontrato sul cadavere varie ferite lacero contuse, in particolare alla testa, ed ecchimosi a ridosso delle mani, delle gambe, al tronco e agli arti superiori, con segni addirittura riconducibili a morsi provocati da una persona.‍[3][4]

Sussistendo il pericolo di fuga dell'indiziato, la Procura di Tivoli ha emesso un decreto di fermo nei confronti del settantatreenne, accusato di omicidio aggravato.‍[1][2] Ascoltato a lungo in caserma dai Carabinieri, l'uomo avrebbe respinto ogni addebito, avvalendosi della facoltà di non rispondere. La coppia era sconosciuta agli investigatori: non risultano alle forze dell'ordine pregresse segnalazioni o denunce per maltrattamenti o violenze domestiche riguardanti i due coniugi.

Il successivo 4 gennaio, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, Camilli ha continuato ad avvalersi della facoltà di non rispondere, riferendo soltanto di non ricordare con precisione quello che era successo la sera del precedente 1º gennaio. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per il settantatreenne.‍[3][4]

Note

  1. a b Donna portata già morta in ospedale con ferite alla testa: fermato il marito. Corriere di Viterbo · Archiviato dall'originale. Consultato il 3 gennaio 2024.
  2. a b Femminicidio a Civita Castellana, porta la moglie morta in ospedale: "È caduta dalle scale". Fermato. Corriere.it · Archiviato dall'originale. Consultato il 3 gennaio 2024.
  3. a b Femminicidio Sant'Oreste: convalidato l'arresto. RaiNews · Archiviato dall'originale. Consultato il 5 gennaio 2024.
  4. a b Arrestato per femminicidio, gip "vietava alla moglie di uscire". ANSA · Archiviato dall'originale. Consultato il 5 gennaio 2024.

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