Lanciano. Omicidio Luisa Ciarelli. Riconosciuto il vizio parziale di mente: Giannichi sarà trasferito in una struttura protetta.
Domenico Giannichi, 70 anni, sarà scarcerato e trasferito ai domiciliari in una struttura sanitaria specializzata, contestualmente preso in carico dal centro di salute mentale di Lanciano. L'anziano aveva ucciso la moglie Luisa Ciarelli, 65 anni, nel novembre del 2019 a Torino di Sangro (Chieti).
La scarcerazione è stata disposta dalla Corte d'Assise di Lanciano all'esito della super perizia psichiatrica che ha riconosciuto all'imputato il vizio parziale di mente. Secondo l'esperto nominato dal Tribunale, la sua condizione nel momento del delitto era tale da scemare grandemente la propria capacità di intendere e di volere.
Giannichi non è considerato attualmente una persona socialmente pericolosa, dunque per il perito il percorso più idoneo è l'inserimento in una struttura sanitaria psichiatrica protetta. Accusato di omicidio volontario aggravato, la difesa nel corso del processo ha puntato alla derubricazione a omicidio preterintenzionale.
L'uomo lo scorso settembre aveva anche testimoniato dinanzi alla Corte: "Mia moglie mi manca e penso a lei sempre. Non so dare spiegazione su cosa sia accaduto quel giorno. Ero confuso e molto agitato".