Monteveglio. Omicidio Chiara Gualzetti. Slitta la sentenza del processo d'Appello: "Risentire il perito psichiatrico".
Dovrà essere risentito il perito psichiatrico per il ragazzo accusato dell'omicidio di Chiara Gualzetti, barbaramente assassinata un mese prima di compiere 16 anni, nel giugno del 2021 a Monteveglio di Valsamoggia.
Lo ha deciso la Corte di Appello di Bologna, sezione minorenni, nel processo in secondo grado al giovane imputato, già condannato a 16 anni e quattro mesi. A uccidere la ragazza è stato un amico, suo coetaneo: le aveva dato un appuntamento per fare una passeggiata vicino casa.
Il giovane è chiamato a rispondere di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, futili motivi e minore età della vittima, oltre che del porto del coltello con cui Chiara venne colpita, prima che l'amico infierisse anche con calci e pugni. Poi il ragazzo la abbandonò, lasciando il cadavere ai margini di un bosco, nel parco dell'abbazia di Monteveglio.
Il corpo venne trovato dopo un giorno di ricerche e il giovane amico, fermato qualche ora dopo, confessò, dicendo di aver agito spinto da un demone. Dopo la requisitoria del pm Massimiano Rossi, che ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado e l'arringa della difesa, i giudici hanno disposto dunque un rinvio per risentire il perito nominato dal tribunale per i minorenni, che aveva concluso per la capacità di intendere e volere, e i consulenti delle parti.