Bologna. Duplice omicidio di moglie e suocera. Ergastolo in primo grado per Giampaolo Amato.
La Corte d'Assise di Bologna ha condannato Giampaolo Amato all'ergastolo. È questa la sentenza per l'oculista 65enne, ex medico della Virtus Bologna, accusato del duplice omicidio della moglie Isabella Linsalata, 62 anni, a sua volta medico, e della suocera 87enne Giulia Tateo.
"Una storia orribile di gente perbene", l'aveva definita nella sua requisitoria la procuratrice aggiunta Morena Plazzi, titolare dell'inchiesta, con il sostituto Domenico Ambrosino che aveva chiesto il "fine pena mai". E così è arrivato il giorno della verità per il giallo che ha sconvolto Bologna.
Si è chiuso con la condanna il processo al medico. Le due donne sono state trovate morte a 22 giorni di distanza l'una dall'altra nell'ottobre del 2021, uccise da un cocktail letale di Midazolam (benzodiazepina) e Sevoflurano (anestetico ospedaliero).
Oggi, davanti alla Corte d'Assise presieduta dal giudice Pierluigi Di Bari, le parti hanno replicato alla discussione. Le lacrime dell'imputato: "Mi hanno dipinto come un mostro, un mentitore seriale, un assassino, ma io sono solo un innocente che si rivolge al giudice". Poi la Corte si è ritirata in camera di consiglio per emettere la sentenza. (di Federica Orlandi – il Resto del Carlino)