Roma. Uccise l'ex compagna Manuela Petrangeli a colpi di fucile. Niente abbreviato per Molinaro.
Si aprirà il prossimo 1º aprile davanti alla prima Corte di Assise di Roma il processo per Gianluca Molinaro, l'uomo che lo scorso 4 luglio ha aperto il fuoco contro la sua ex compagna e madre di suo figlio Manuela Petrangeli a Casetta Mattei.
La Procura della Capitale, nell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, aveva chiesto il giudizio immediato contestando l'omicidio aggravato dalla premeditazione, lo stalking, la detenzione abusiva di armi e, in relazione a quest'ultima accusa, anche quella di ricettazione.
Dopo un'istanza della difesa, il gup ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale sollevata sulla norma che vieta la definizione con giudizio abbreviato per reati punibili con l'ergastolo, fissando così il processo davanti alla Corte d'Assise.
L'uomo, dopo il delitto compiuto in via degli Orseolo, poco distante dalla clinica dove lavorava la sua ex, si era costituito presso una caserma dei Carabinieri consegnando il fucile a canne mozze con cui aveva compiuto il femminicidio. Gli inquirenti avevano acquisito nell'indagine anche gli SMS scambiati con un amico prima del delitto nei quali si legge "oggi forse prendo due piccioni con una fava" e in un altro, dopo l'omicidio della fisioterapista 51enne, dice "gli ho sparato du botti".
Nell'ordinanza con cui a luglio era stato convalidato il fermo, il gip aveva sottolineato come "gli elementi sono assolutamente convergenti" evidenziando la "pervicace gelosia" dell'uomo "nonostante la relazione si fosse conclusa da circa tre anni". (RomaToday)