Pesaro. Uccise la moglie Ana Cristina Duarte con otto coltellate. Ezio Di Levrano rinviato a giudizio.
Ezio Di Levrano, 54 anni, è stato rinviato a giudizio davanti alla Corte d'Assise di Pesaro per rispondere dell'omicidio della moglie Ana Cristina Duarte Correia, 38enne brasiliana. L'uomo aveva accoltellato la moglie all'addome più volte davanti i figli minorenni di 6, 13 e 14 anni, in un casolare a Colli Al Metauro lo scorso 7 settembre.
Davanti al Gup in tribunale l'udienza preliminare. Il capo di imputazione parla di omicidio volontario aggravato dal rapporto di coniugio, dalla presenza dei figli minorenni, dalla crudeltà per le 8 coltellate inferte, dai futili motivi e dai maltrattamenti in famiglia. Non viene contestata la premeditazione.
L'avvocato Salvatore Asole, difensore dell'imputato, contesta le aggravanti. «Ritengo che le aggravanti non siano sussistenti e sufficientemente descritte – sostiene il legale dell'imputato Salvatore Asole – non si può a mio giudizio ricomprendere la crudeltà negli 8 colpi inferti o alla presenza dei minori. Uno dei ragazzi ha detto di essere intervenuto in cucina quando l'azione si era già consumata».
Altro passaggio sui futili motivi. «Non una normale gelosia, ci sono atti di indagine sulla vita extraconiugale della donna. Ora daremo battaglia in dibattimento per far cadere queste aggravanti e far riconoscere le attenuanti generiche ed evitare una pena alquanto gravosa».
Le avvocate Francesca Conte e Renata Bueno si sono costituite parte civile formulando una richiesta di risarcimento di 1 milione di euro. «Noi vogliamo giustizia, non vendetta. Anche i figli aspettano una decisione giusta avendo vissuto anni non propriamente degni della loro infanzia». (di Luigi Benelli – Centropagina)