Macherio. Omicidio Geraldine Sanchez. Alexander Quilla ha confessato di aver strangolato l'ex compagna.
Alexander Vilcherres Quilla ha accettato di parlare, sabato scorso in carcere, davanti alla giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza, Angela Colella. L'uomo ha rotto il silenzio e ha confessato l'omicidio dell'ex compagna Geraldine Nuñez Sanchez Yadana, commesso la sera di mercoledì 16 luglio a Macherio.
Assistito dall'avvocata Gloria Rota del Foro di Monza, il peruviano di 33 anni ha confermato la propria responsabilità durante l'udienza di convalida del fermo per omicidio volontario con cui era detenuto da quando i Carabinieri di Monza lo avevano sorpreso mentre tentava di fuggire dal casolare abbandonato di via Visconti di Modrone, dove poco prima aveva strangolato a mani nude la sua ex compagna. Una sua coetanea, dalla quale aveva avuto due figli.
Ed erano stati proprio i due ragazzini, di 17 e 13 anni, a lanciare l'allarme quando non avevano visto rincasare la madre. Una decina di mesi fa, la donna aveva abbandonato il Perù proprio per sfuggire all'ex compagno violento che la maltrattava e la picchiava regolarmente. Ma Alexander non si era rassegnato. E l'aveva seguita in Italia.
Dopo averla raggiunta sei mesi fa, si era accampato nel casolare all'ex caserma abbandonata dei Carabinieri di Macherio, vivendo di espedienti. La sua ossessione era diventata convincere la donna a tornare da lui, con le buone o con le cattive. Tanto che i militari erano già intervenuti, denunciandolo per molestie. Ma questo non lo aveva fermato.
Mercoledì scorso ha teso un agguato alla donna e l'ha costretta a entrare nelle ex scuderie, davanti alla vecchia caserma. E lì l'ha strangolata. Poi si è scattato un selfie a cui ha aggiunto la scritta "Verdadero amor", ("Vero amore"), col cellulare della vittima. Circostanza che l'assassino reo confesso ha confermato all'udienza: "Volevo solo dimostrare tutto il mio amore per lei". Ha invece negato di aver mai minacciato la donna. La giudice ha convalidato il fermo e disposto l'applicazione della custodia cautelare. (di Dario Crippa – Il Giorno)