Padova. Omicidio Nicoleta Rotaru. Chiesto l'ergastolo per l'ex compagno: "Ha simulato un suicidio".
La sostituta procuratrice di Padova, Maria D'Arpa, ha chiesto l'ergastolo per Erik Zorzi, il 42enne accusato di aver ucciso l'ex moglie 37enne Nicoleta Rotaru inscenando poi un finto suicidio da parte della donna, con cui continuava a vivere ad Abano Terme insieme alle due figlie di 9 e 12 anni.
Una storia che ha dell'incredibile, se si pensa che Erik Zorzi era stato arrestato soltanto nel marzo del 2024, quando invece la vicenda risaliva alle prime luci dell'alba del 2 agosto 2023. La donna, dopo la chiamata di Erik Zorzi al Suem 118, viene trovata rannicchiata nella doccia con una cintura marrone chiusa intorno al collo, ma non agganciata da nessuna parte. L'ipotesi dell'accusa è che l'uomo l'abbia precedentemente utilizzata per strangolare l'ex moglie per poi simulare il suicidio.
Nella giornata di ieri, la requisitoria della pm D'Arpa è durata due ore ed è iniziata con una frase significativa: «Nicoleta Rotaru non è riuscita a percorrere gli ultimi 100 metri che la separavano dalla libertà». Il pubblico ministero ha quindi ricostruito sia le tappe precedenti alla tragica morte della 37enne che quelle relative agli oltre sette mesi intercorsi tra il decesso e l'arresto di Erik Zorzi.
Quest'ultimo, presente in aula, mentre la sostituta procuratrice Maria D'Arpa riportava gli audio in cui l'uomo offendeva le figlie (che hanno ora 15 e 10 anni) ha preso la parola affermando: «Mi scuso, ma chiedo di uscire dall'aula perché è troppo, non sono mai esistite queste cose».
Oltre all'ergastolo la pm D'Arpa ha chiesto per l'imputato anche la decadenza della potestà genitoriale, nonché che vengano trasmessi alla Procura gli atti relativi alla deposizione di Angela Rinelli, madre del 42enne, per falsa testimonianza. (PadovaOggi)