Afragola. Omicidio Martina Carbonaro. Colpita quattro volte con una pietra: L'agonia durata fino a un'ora.
Quattro i colpi in totale. Un trauma cranico ha portato alla morte di Martina Carbonaro, dopo un'agonia durata fino a un'ora.
Sono queste le conclusioni dell'autopsia sul corpo della 14enne brutalmente uccisa dall'ex compagno 17enne, Alessio Tucci, all'interno dell'ex stadio comunale di Afragola, un luogo abbandonato e divenuto la scena di un delitto. A firmare la consulenza medico-legale è la dottoressa Raffaela Salvarezza, dirigente della ASL Napoli Nord, nominata consulente dal pubblico ministero della Procura di Napoli Nord, Della Valle.
Secondo quanto emerso dalla perizia, la vittima è stata colpita per la prima volta alla parte posteriore destra della testa, mentre si voltava. I successivi colpi, uno alla zona parietale sinistra, un altro alla parte frontale. La scena si chiude con un colpo finale, inferto alla fronte, quando ormai la giovane era probabilmente già a terra, indifesa.
Il masso utilizzato, ritrovato sul luogo del delitto con tracce di sangue, è l'oggetto con cui Alessio Tucci ha inferto i colpi mortali. Un gesto che, secondo l'accusa, sarebbe maturato al termine di un crescendo di ossessione e possesso: Martina Carbonaro voleva lasciarlo, ma lui non accettava quel rifiuto.
L'autopsia ha inoltre chiarito che la giovane non è morta subito. Il decesso è avvenuto entro un'ora dai traumi subiti, ma resta imprecisato il momento esatto. (Gazzetta del Sud)