Tempio Pausania. Omicidio Cinzia Pinna. Spuntano due nuovi indagati per favoreggiamento nell'inchiesta.
Salgono a due gli indagati per favoreggiamento che avrebbero aiutato Emanuele Ragnedda, l'imprenditore vitivinicolo reo confesso dell'omicidio di Cinzia Pinna, nelle ore e nei giorni successivi al delitto commesso all'interno del casolare di sua proprietà nella tenuta ConcaEntosa, tra Palau e Arzachena.
Oltre al nome del giovane lombardo di 26 anni, in un primo momento indagato per occultamento di cadavere, ma poi scagionato dall'accusa con la confessione di Ragnedda e ora iscritto nel registro dalla Procura di Tempio Pausana per favoreggiamento, risulta il nome di una donna, una ristoratrice di San Pantaleo, amica dell'imprenditore di Arzachena.
Il coinvolgimento dei due sarebbe legato alla sparizione degli effetti personali della vittima e alle operazioni di pulizia della casa nella quale Ragnedda ha sparato a Cinzia Pinna, esplodendo almeno un colpo di pistola al viso con la sua Glock.
L'esame autoptico è atteso per giovedì prossimo a Sassari. Se ne occuperà il medico legale Salvatori Lorenzoni alla presenza dei consulenti delle parti coinvolte nell'inchiesta. Nel frattempo, oggi e domani, proseguono gli accertamenti sul corpo della 33enne. Nei prossimi giorni, inoltre, è previsto un nuovo sopralluogo degli investigatori dell'Arma nella tenuta ConcaEntesa, al quale Ragnedda ha chiesto di partecipare.
L'uomo continua a collaborare con gli inquirenti e la sua presenza a questo nuovo sopralluogo potrebbe essere fondamentale per mettere insieme tutti gli elementi finora raccolti, proprio grazie alle sue ammissioni, e avere così una ricostruzione completa della notte tra l'11 e il 12 settembre scorsi in cui la donna è stata uccisa, nonché dei giorni successivi al delitto. (ANSA)