Napoli. Nunzia Cappitelli sarebbe stata uccisa. Potrebbe essersi rivelato fatale un colpo alla testa.
L'esame autoptico avrebbe escluso il malore fatale per Nunzia Cappitelli, la 51enne trovata morta venerdì scorso – nella sua casa di piazza Sant'Alfonso a Marianella, nel quartiere Piscinola di Napoli –, con una vistosa ferita al capo.
Stando alle prime risultanze dell'esame autoptico, sarebbe stata proprio quella ferita, compatibile con un violento colpo da oggetto contundente, a provocare la morte della donna. L'arma del delitto potrebbe dunque essere proprio la bottiglia, i cui cocci sono stati rinvenuti accanto al corpo senza vita della 51enne e acquisiti dalla scientifica.
Gli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico del Commissariato di Chiaiano e della Squadra Mobile arrivati in casa della vittima, dopo l'allarme lanciato dall'amico 21enne che aveva segnalato il rinvenimento del corpo, avevano subito ipotizzato la mano di qualcuno dietro la morte di Nunzia Cappitelli. A far allargare il ventaglio delle ipotesi sulla ragione della morte, i rilievi successivi e l'assenza in casa di tracce evidenti di un'aggressione.
Le risultanze investigative, tuttavia, escludono il coinvolgimento nella morte della 51enne sia del coetaneo respinto (che abita non lontano dalla casa della vittima, ma al momento del decesso sarebbe stato fuori città), sia del 21enne (che ha avuto una breve relazione con la donna, poi divenuta amicizia).
Difficili le indagini per risalire a chi ha ucciso Nunzia Cappitelli. Le due telecamere che avrebbero potuto dare indizi, proprio quel giorno, non registravano. In zona nessuno sembra aver visto nulla. La donna avrebbe fatto entrare in casa chi l'ha uccisa e, con ogni probabilità, gli ha dato le spalle, così che l'assassino la potesse aggredire senza problemi alla testa. La vittima è caduta a terra, con il volto rivolto verso il soffitto, senza più muoversi. (NapoliToday)
AGGIORNAMENTO: I primi risultati dell'autopsia su Nunzia Cappitelli: La donna sarebbe morta per un malore.