Voce su Lijdia Miljkovic
Lijdia Miljkovic, 42 anni, è stata uccisa in strada la mattina dell'8 giugno 2022 nel quartiere Gogna di Vicenza. La donna, originaria della Serbia, era madre di due figli di 13 e di 16 anni.[1]

Uno scorcio del Santuario della Madonna di Monte Berico a Vicenza (di Geobia, licenza CC BY-SA 4.0)
La vittima si trovava in macchina e si stava recando sul posto di lavoro, dopo aver accompagnato i figli a scuola. Quella mattina si era data appuntamento con l'ex compagno, Zlatan Vasiljevic, coetaneo originario della Bosnia-Erzegovina. I due avrebbero dovuto discutere del rogito per l'acquisto di una casa in cui la donna doveva andare a vivere insieme ai figli. Il quarantaduenne però, arrivato all'incontro a bordo di un auto, aveva sparato diversi colpi di pistola verso Lijdia, togliendole le vita.[2][3]
L'arma da fuoco utilizzata era illegalmente detenuta. Subito dopo Vasiljevic si è dato alla fuga, rendendosi irreperibile. La vittima raggiunta dai proiettili avrebbe fatto in tempo a scendere dalla sua vettura, ma alla fine è crollata sull'asfalto. I vicini, uditi gli spari, hanno immediatamente allertato i soccorsi. Purtroppo per lei non si è potuto fare altro che constatare il decesso.
La signora Lijdia era impiegata in una ditta di servizi di pulizia. Circa 14 anni prima si era sposata con Vasiljevic, insieme al quale risiedeva ad Altavilla Vicentina. Dalla loro unione erano nati i due figli. Lei poi si era separata e, nell'ultimo periodo, si era legata ad un nuovo compagno.
La donna era stata vittima di molteplici episodi di violenza messi in atto dal marito nel corso della loro relazione. Infatti l'uomo era stato condannato in via definitiva per i reati di maltrattamenti in famiglia nei confronti della coniuge e lesioni personali e minacce anche ai danni dei familiari di lei.[4][5]
Nel 2019 il bosniaco era pure stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere, successivamente attenuata con gli arresti domiciliari e il divieto di avvicinamento alla persona offesa. Misure che sono decadute nel febbraio del 2021.[6] La signora Miljkovic nell'ultimo periodo, per stare lontano dall'ex marito, si era dovuta trasferire a Schio (Vicenza) nell'abitazione dei genitori.[7][8]

La Chiesa di San Luca a Vicenza, detta anche Chiesa della Misericordia, dove sono stati celebrati i funerali di Lijdia Miljkovic (di Marco Chemello, licenza CC BY-SA 3.0)
Nel pomeriggio dell'8 giugno 2022 Vasiljevic è stato trovato morto all'interno dell'auto con la quale era fuggito, parcheggiata in una piazzola di sosta della tangenziale di Vicenza. Nell'abitacolo era presente anche un altro cadavere.[9] Si trattava del corpo senza vita dell'ultima ex compagna dell'uomo, Jenny Gabriela Serrano, 36 anni, originaria del Venezuela.[10][11]
Le ricostruzioni eseguite dagli investigatori avrebbero accertato che la sudamericana sia stata uccisa prima di Lijdia. Zlatan in mattinata aveva convinto Gabriela a farsi dare un passaggio, nonostante i due avessero chiuso la loro relazione da diversi mesi. La trentaseienne si era diretta da Rubano (Padova) a Vicenza con l'auto del suo ex marito connazionale.
Una volta salito in macchina, già armato, il bosniaco avrebbe discusso con la donna prima di compiere il delitto. L'uomo avrebbe sparato un solo colpo alla nuca dell'ex compagna. Imprecisato il punto in cui si è consumato l'omicidio. Dopodiché Vasiljevic, alla guida della vettura con il cadavere della venezuelana sul sedile posteriore, si è recato all'incontro con l'ex moglie, dove ha sparato diversi proiettili togliendo la vita anche alla quarantaduenne.
Il malintenzionato poi ha vagato con l'auto imbottita di esplosivi, facendo esplodere due ordigni in giro per Vicenza. Ignote le modalità con cui il bosniaco si sia procurato le armi e le abbia introdotte nella vettura, probabilmente costringendo l'ex compagna. Soltanto nel pomeriggio ha terminato la sua corsa, suicidandosi con un colpo di pistola in bocca lungo la tangenziale della città berica.[12][13]