Roma. Omicidio Ilaria Sula: PM valuta due aggravanti. Al vaglio la posizione dei genitori di Mark Samson.
Dopo la confessione di Mark Samson, che ha ammesso di avere ucciso l'ex compagna Ilaria Sula, la Procura della Repubblica di Roma valuterà di applicare le aggravanti della premeditazione e della crudeltà nei confronti del 23enne filippino che ha aggredito l'ex fidanzata a coltellate per poi disfarsi del cadavere, gettandolo da un burrone del Monte Guadagnolo all'interno di una valigia.
La Polizia scientifica ha trovato alcune tracce di sangue nell'abitazione di via Homs, nel quartiere africano a Roma, dove secondo gli investigatori, Mark Samson avrebbe accoltellato e ucciso Ilaria Sula. Gli investigatori punteranno ad accertare se un coltello da cucina, ritrovato ieri, sia realmente l'arma utilizzata dal femminicida per compiere il delitto.
Sotto la lente d'ingrandimento della Procura c'è anche la posizione dei due genitori del 23enne, che si trovavano in casa al momento del femminicidio. Il padre e la madre di Samson non sono indagati, ma se dovessero emergere elementi che provano il loro coinvolgimento nel delitto, verranno iscritti sul registro degli indagati con l'accusa di concorso in omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Fondamentale nelle indagini sono state le immagini di alcune fototrappole, posizionate nei pressi del dirupo dove Mark Samson si è disfatto del cadavere. I dispositivi fotografici, secondo quanto apprende LaPresse, erano stati installati nell'area boschiva e su alcune piazzale della strada Guadagnolese ‒ che porta al luogo dove è stato rinvenuto il corpo senza vita della vittima – per il monitoraggio e per sanzionare chi abbandona rifiuti sulla strada o li scarica nelle scarpate.
Una di queste potrebbe aver ripreso l'autovettura utilizzata per il trasporto del cadavere e il momento in cui il femminicida ha lanciato dal burrone la valigia marrone che conteneva il cadavere. (LaPresse)