Genova. Uccise la moglie Sharmin Sultana a Sestri Ponente. Ahmed Mustak condannato a 22 anni.
La Corte d'Assise di Genova ha condannato a 22 anni e 6 mesi di carcere Ahmed Mustak, accusato di aver ucciso la moglie Sharmin Sultana la sera del 6 marzo 2023 nell'abitazione della coppia al quartiere di Sestri Ponente.
L'imputato è stato condannato per omicidio volontario aggravato dal legame di parentela e assolto dall'accusa di maltrattamenti. Dovrà risarcire con 200 mila euro (100mila ciascuno) ai due figli minori, rimasti orfani di madre e che ora si trovano entrambi in una comunità. Il sostituto procuratore Marcello Maresca aveva chiesto 24 anni di carcere.
Ahmed Mustak ha fornito nel corso del tempo versioni diverse. All'inizio aveva negato ogni responsabilità, tanto che il delitto era stato considerato un suicidio, poi ha ammesso la lite ma ha sempre parlato di un incidente: "Avevamo litigato e lei mi aveva tirato un calcio facendomi cadere. L'ho tirata per i piedi, è caduta e ha battuto la testa" ha detto in aula quando si è sottoposto a interrogatorio.
"Una sentenza che rende giustizia a Sharmin e ai suoi figli – commenta a caldo Chiara Cesare, avvocata di parte civile – perché è stato sancito dalla Corte che si è trattato di un omicidio volontario e non di un preterintenzionale come ha provato a sostenere la difesa".
Prende atto della sentenza l'avvocata di Mustak, Vittoria Garbarino: "Sono state accolte le richieste del pm, seppur partendo da una pena un po' più bassa e bilanciando poi le attenuanti con le aggravanti. Io credo che il mio cliente non si sia ancora ben reso conto della situazione a causa di un indubbio divario culturale. Andrò in carcere tra qualche giorno per provare a spiegarglielo". (di Katia Bonchi – Genova24)