Ravarino. Sabato prossimo, a tre anni dal delitto, i funerali di Alice Neri, in attesa della sentenza su Gaaloul.
A quasi tre anni di distanza dalla morte, avrà finalmente sepoltura Alice Neri, la 32enne accoltellata a morte nelle campagne di Fossa di Concordia, nel modenese.
Il delitto della donna risale alla notte tra il 17 e il 18 novembre del 2022, ma per ragioni processuali la salma non era stata ancora messa a disposizione della famiglia. La cerimonia, in forma privata, si terrà sabato mattina, 5 luglio 2025, nella chiesa di Ravarino dove la vittima viveva insieme alla figlioletta e al marito.
A disporre la liberazione dei resti era stata la presidente della Corte d'Assise, Ester Russo, dopo che era stata completata l'audizione dei consulenti nell'ambito del processo che vede imputato Mohamed Gaaloul, accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere. Per lui la Procura modenese ha chiesto trent'anni di carcere. La sentenza è attesa per il prossimo 23 luglio, all'esito delle repliche.
Per la Procura, l'uomo è responsabile e va condannato. Ma il marito della vittima non è convinto della sua responsabilità e ha revocato la costituzione di parte civile. Gaaloul non conosceva la donna ma la incontrò la sera del 17 novembre in un bar, dove lei aveva passato la serata con un collega di lavoro. L'imputato ara stato fermato in Francia nel dicembre del 2022 e da allora si trova in carcere, dove si è sempre detto innocente.
"Non sono colpevole, non c'entro nulla". I pm Claudia Natalini e Giuseppe Amara, che hanno coordinato le indagini dei Carabinieri, invece credono sia stato lui – l'ultimo a vederla – a uccidere la 32enne con almeno sette coltellate, distruggendo poi il cadavere, mettendolo nel vano bagagli dell'auto della donna e dandovi fuoco. (Il Fatto Quotidiano)