Poggiridenti. Omicidio Emilia Nobili. L'avvocata della vittima: "Aveva riaccolto il marito, spinta dalla sua bontà".

Immagine della notizia (Immagine di Massimo Dei Cas su www.paesidivaltellina.eu/chiese)

Poggiridenti. Omicidio Emilia Nobili. L'avvocata della vittima: "Aveva riaccolto il marito, spinta dalla sua bontà".

«Emilia Nobili è la vittima. Punto. Non "se l'è andata a cercare", come purtroppo ho sentito dire e letto in tanti commenti superficiali. Emilia, semplicemente, era una donna buona. Buona, ripeto, non stupida. Anzi».

Sono le parole di Cristina Bordoni, l'avvocato del Foro di Sondrio, il giorno dopo la notizia dell'uxoricidio di Poggiridenti. Con la morte della sua cliente – l'insegnante in pensione di 75 anni accoltellata a morte dal marito 65enne, il marocchino Mohamed Redami – la legale è molto scossa.

"Non me l'aspettavo, ma da quando aveva deciso di riaccogliere in casa il marito la tenevo sotto controllo, ogni 3-4 giorni la chiamavo oppure la invitavo a passare in studio per un saluto", racconta Bordoni. Così è stato probabilmente giovedì scorso, giornata nella quale con tutta probabilità Redami ha commesso il delitto.

Le indagini sono in corso e l'orario della morte della vittima è ancora da definire, anche perché il marito, dopo essersi disfatto del coltello e dei vestiti insanguinati, poi ritrovati dai Carabinieri non lontano dall'abitazione sita in Contrada Nobili, nella parte alta di Poggiridenti, si è diretto verso Lecco dove poi, venerdì sera, è stato fermato dai militari dell'Arma e ha confessato l'omicidio.

Resta da capire anche come Redami abbia raggiunto la città manzoniana. Non possedendo auto, o è salito su un pullman (i treni tra Tirano e Lecco sono sospesi) oppure ha fatto l'autostop, oppure avrebbe chiesto un passaggio a un conoscente.

Quando il marito fu arrestato ed in seguito recluso, il figlio della coppia tornò a vivere con la mamma: "Ricordo che Emilia mi confidò di essere felice, perché stavano ricostruendo il proprio rapporto", riferisce la legale Bordoni. Rapporto che, però, si è incrinato definitivamente alcuni mesi fa, quando la mamma aveva comunicato a Karim – che ha 31 anni ed è ingegnere – la decisione di riaccogliere a casa il padre. (di Sara Baldini – Il Giorno)

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