Lecco. Omicidio Emilia Nobili. Mohamed Rebani non risponde al Gip. Convalidato il fermo del 65enne.

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Lecco. Omicidio Emilia Nobili. Mohamed Rebani non risponde al Gip. Convalidato il fermo del 65enne.

Mohamed Rebani, il 65enne marocchino fermato per il femminicidio della moglie Emilia Nobili, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di convalida del fermo, tenutosi davanti al giudice per le indagini preliminari di Lecco.

Il gip ha convalidato il fermo, disponendo la misura della custodia cautelare in carcere e ha stabilito che la competenza territoriale passerà alla Procura di Sondrio, diretta da Piero Basilone, che riceverà il fascicolo d'indagine per l'omicidio avvenuto a Poggiridenti. L'ex professoressa di lettere, di 75 anni, è stata uccisa a coltellate dal marito in casa, nella notte tra venerdì 1 e sabato 2 agosto. Nel frattempo, il procuratore Basilone ha disposto l'autopsia che si dovrebbe tenere oggi.

Il calvario della vittima era iniziato nell'ottobre del 2024, quando la stimata professoressa in pensione sporse la prima querela contro il marito. Il 16 ottobre dell'anno scorso la donna si presentò ai Carabinieri di Sondrio per denunciare Mohamed Rebani. Le accuse mosse dalla vittima erano legate a maltrattamenti e lesioni.

Due giorni dopo la denuncia, il 18 ottobre, all'uomo fu notificata la misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla persona offesa. Lo stesso giorno i Carabinieri di Sondrio lo arrestarono in flagranza per la violazione del divieto di avvicinamento. La coppia si era sposata una trentina di anni fa.

Su disposizione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sondrio, Mohamed Rebani ha trascorso sei mesi nel carcere sondriese. Il 24 aprile scorso è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione, con contestuale liberazione per sospensione condizionale della pena.

A giugno, poco più di un mese dopo la scarcerazione, Emilia Nobili ha preso la decisione di riaccogliere il marito in casa, andando contro il parere del figlio della coppia. Poi, nella notte tra il 1º ed il 2 agosto, durante un normale controllo perlustrativo a Lecco, i Carabinieri della Radiomobile hanno fermato Mohamed Rebani che si è spontaneamente presentato confessando: "Ho ucciso mia moglie". L'uomo ha fornito ulteriori dettagli che hanno permesso ai colleghi del Comando Provinciale di Sondrio d'intervenire tempestivamente.

I militari hanno rinvenuto il cadavere della donna nell'abitazione di residenza, dove il decesso era avvenuto alcune ore prima in circostanze riconducibili a un crimine violento. Sono stati recuperati nelle vicinanze sia l'arma del delitto che i vestiti utilizzati dall'autore, di cui si era successivamente disfatto. (di Matteo Bonacina – LeccoToday)

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