Milano. Omicidio Jhoanna Quintanilla Valle. Chiesto il giudizio immediato per Pablo Gonzalez Rivas.

Immagine della notizia (Immagine di Arbalete su Wikimedia Commons — CC BY-SA 3.0)

Milano. Omicidio Jhoanna Quintanilla Valle. Chiesto il giudizio immediato per Pablo Gonzalez Rivas.

Le indagini su Pablo Heriberto Gonzalez Rivas, l'assassino reo confesso della compagna salvadoregna Jhoanna Nataly Quintanilla Valle, 40 anni, hanno scavato a ritroso nella quotidianità dell'operaio 48enne, scoprendone i lati oscuri e svelando una parte di lui che la donna ignorava.

Lo scorso 28 luglio, l'aggiunto Maria Letizia Mannella e la pm Alessia Menegazzo hanno chiesto il processo con giudizio immediato. La ricostruzione dei Carabinieri del Nucleo investigativo, guidati dal colonnello Antonio Coppola e dal tenente colonnello Fabio Rufino, racconta che la babysitter è stata uccisa nella tarda serata del 24 gennaio 2025.

La coppia attendeva degli ospiti nell'appartamento che condivideva da sei anni, al piano terra di piazza dei Daini 4/2 a Milano, ma l'uomo li avvisa che è meglio rimandare: troppa tensione nell'aria. Tra i due c'è un litigio, che culmina con l'aggressione letale: l'ipotesi degli inquirenti è che Rivas abbia colpito la 40enne alla testa con un oggetto metallico, provocandole la frattura delle ossa nasali, per poi metterle le mani al collo e soffocarla.

La rottura dell'osso ioide, evidenziata dall'autopsia, dà la prova dello strangolamento. Il connazionale però, difeso dall'avvocata Paola Selleri, dà una versione alternativa: "L'ho uccisa io, ma non volevo: stavamo facendo un gioco erotico. Quando mi sono accorto che non respirava più, sono andato nel panico e ho deciso di disfarmi del cadavere".

Le immagini immortalate dalle telecamere del complesso residenziale in zona Bicocca certificano che all'1:52 l'uomo esce dall'abitazione e si dirige verso la cantina, per poi ricomparire cinque minuti dopo con un borsone a tracolla. Alle 2:41, esce nuovamente di casa e si dirige verso i box; tre minuti dopo, rieccolo al volante della sua Punto, parcheggiata in cima alla rampa.

Un minuto dopo, tira fuori dall'abitazione lo stesso borsone, lo trascina a fatica per pochi metri e lo carica sui sedili posteriori: dentro c'è il corpo senza vita della vittima. (di Nicola Palma – Il Giorno)

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