Milano. Gonzalez: "Jhoanna morta per un gioco erotico". Ma la Procura non gli crede. Fermo convalidato.

Immagine della notizia (Immagine di Arbalete su Wikimedia Commons — CC BY-SA 3.0)

Milano. Gonzalez: "Jhoanna morta per un gioco erotico". Ma la Procura non gli crede. Fermo convalidato.

Resta in carcere Pablo Gonzalez Rivas, il 48enne accusato dell'omicidio volontario e dell'occultamento del cadavere della compagna Jhoanna Nataly Quintanilla, uccisa nella notte tra il 24 e il 25 gennaio 2025.

Lo ha deciso la giudice delle indagini preliminari di Milano, Anna Calabi. Per la gip, che ieri per circa due ore ha interrogato l'operaio salvadoregno, sussiste il pericolo di fuga (visti i suoi legami con l'estero) e il rischio di inquinamento probatorio.

Un delitto che il 48enne ha raccontato come involontario: "Non volevo, stavamo facendo un gioco erotico", le parole dette ieri durante l'interrogatorio di convalida del fermo davanti alla giudice Calabi. Dopo averla strangolata "mi è preso il panico e ho deciso di disfarmi del cadavere".

La bara della baby sitter di 40 anni è un borsone da palestra che l'indagato – come mostrano le telecamere dello stabile – trascina dall'appartamento al bagagliaio dell'auto alle ore 2.45 di sabato 25 gennaio. Solo nel tardo pomeriggio, circa 18 ore dopo il delitto, se ne libera gettando il borsone sulla strada, in un fosso vicino a una rotonda tra Cassano d'Adda e Treviglio.

In ogni caso, per la procuratrice aggiunta di Milano, Letizia Mannella, e la PM Alessia Menegazzo, la strategia dell'indagato sarebbe chiara: tentare di evitare l'accusa di omicidio volontario e giocare la carta del preterintenzionale, evitando così l'ergastolo. Alla tesi di un gioco finito male la Procura non crede – così come la giudice Calabi, che ha convalidato il fermo per omicidio volontario - e attende di conoscere il vero movente del femminicidio di Jhoanna Nataly Quintanilla. (Adnkronos)

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