Padova. Omicidio Giada Zanola a Vigonza. È iniziato il processo all'ex compagno Andrea Favero.
È cominciato nella giornata di ieri, 23 settembre 2025, il processo in Tribunale a Padova per il femminicidio di Giada Zanola, la 34enne uccisa a Vigonza nel maggio del 2024. Accusato del delitto l'ex compagno Andrea Favero, da cui la vittima si stava separando.
L'imputato 39enne, presente in aula, è accusato di aver ucciso Giada Zanola gettandola dal cavalcavia dell'autostrada a Vigonza, a pochi metri dalla loro abitazione, tentando così di simularne il suicidio. Nella l'aula della Corte d'Assise di Padova si è aperto il dibattimento nel quale, pubblica accusa e difesa, hanno chiesto l'ammissione dei testi e delle prove: circa 40 le persone chiamate a comparire per ricostruire la drammatica vicenda.
Il corpo senza vita di Giada Zanola era stato travolto dalle auto in corsa lungo l'autostrada A4. Quello che all'inizio sembrava un suicidio, mostrò fin da subito molte incongruenze e la Polizia arrestò, poche ore dopo, il convivente Andrea Favero da cui la donna si stava per separare.
Nel corpo della vittima vennero trovati ingenti quantitativi di benzodiazepine, un potente sonnifero che Favero si era fatto prescrivere dal medico. Zanola, madre di un figlio di 3 anni avuto con Favero, era in procinto di lasciare l'abitazione dell'ex compagno e, ad alcune amiche poche settimane prima di morire, aveva confidato di temere di venire drogata dall'uomo. Il GPS dell'auto del 39enne mostrava il tragitto di andata e ritorno da casa la notte del delitto.
Favero ha sempre professato la sua innocenza e dice di aver soltanto accompagnato la donna sul cavalcavia e di averla lasciata lì viva. Il pubblico ministero però gli contesta anche la premeditazione. Le udienze del processo sono state programmate da fine ottobre fino ad inizio 2026. Il verdetto di primo grado dovrebbe arrivare in primavera. (di Valentina Visentin – Rete Veneta)