Bolzano. Omicidio Celine Matzohl. Chiesta la condanna all'ergastolo per l'ex compagno Omer Cim.
Una mania di controllo emersa già pochi mesi dopo l'inizio della relazione. Le richieste continue di Omer Cim per vedere il telefonino, gli appostamenti nei bar e vicino ai luoghi frequentati da Celine Frei Matzohl. Anche prima dell'aggressione con minacce di morte, sfociata nella querela ai Carabinieri per maltrattamenti del giugno del 2023, sporta dalla ragazza con il sostegno della famiglia.
Il 12 agosto successivo, il femminicidio a Silandro pianificato con i tentativi di venire in possesso di una pistola con il silenziatore e, in alternativa, con l'acquisto di un coltello da caccia. Mentre cercava armi, Omer Cim era riuscito intanto a riprendere in clandestinità la relazione con la 21enne, all'insaputa dei genitori di lei.
Tutti elementi avvalorati da diverse deposizioni di amici, familiari, testimoni oculari e delle stesse forze dell'ordine, che hanno portato la PM Francesca Sassani a chiedere per l'imputato 29enne la condanna all'ergastolo per omicidio volontario con le aggravanti della relazione affettiva (in corso) e dalla premeditazione.
Un agguato lucido, nella ricostruzione del pubblico ministero, compiuto in quattro minuti dopo il quale, sempre secondo la tesi dell'accusa, era pianificata anche una fuga. La sentenza della Corte d'Assise di Bolzano, presieduta dal giudice Stefan Tappeiner, è attesa per fine settembre, dopo le conclusioni della difesa che insisterà sull'incapacità di intendere e di volere dell'imputato. (di Barbara Ciolli – RaiNews)