Tempio Pausania. Omicidio Cinzia Pinna. Ragnedda confessa anche davanti al Gip: Fermo convalidato.
È stato convalidato il fermo di Emanuele Ragnedda, reo confesso di aver ucciso e occultato il cadavere di Cinzia Pinna, la 33enne sparita lo scorso 11 settembre e ritrovata senza vita nella tenuta dell'imprenditore 41enne, nei pressi di Arzachena, in Gallura.
La gip del Tribunale di Tempio Pausania, Marcella Pinna, ha disposto dunque la permanenza in carcere per l'uomo, recluso da ieri nel penitenziario di Nuchis. Ragnedda ha deciso di rispondere alle domande del procuratore Gregorio Capasso e della pm Noemi Nencini. In oltre due ore, ha di fatto ribadito quanto già detto dopo il fermo dello scorso 24 settembre.
Il 41enne avrebbe ucciso Cinzia Pinna al culmine di un violento litigio, dopo una serata nel casolare della sua tenuta durante la quale avevano bevuto e consumato cocaina (gli specialisti del Ris di Cagliari avevano già trovato in casa diverse bottiglie vuote e tracce di polvere bianca).
"Lei mi ha aggredito con un oggetto, ho avuto paura e ho sparato", avrebbe detto Ragnedda al gip. Il delitto sarebbe avvenuto nel soggiorno dell'abitazione, dove sono state riscontrate dal Ris molte tracce di sangue, soprattutto sul divano, che l'imprenditore ha tentato di ripulire.
Durante le perquisizioni degli investigatori, sempre all'interno del casolare, sarebbe stata ritrovata anche una parte degli indumenti mancanti della vittima. All'appello mancano ancora alcuni effetti personali della 33enne, in particolare il suo cellulare. (Sky TG24)