Treviso. L'omicidio di Anica Panfile resta un mistero: Battaggia assolto per "non aver commesso il fatto".

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Treviso. L'omicidio di Anica Panfile resta un mistero: Battaggia assolto per "non aver commesso il fatto".

Franco Battaggia, 81 anni, è stato assolto dall'accusa di avere ucciso Anica Panfile, sua ex dipendente nella pescheria "El Tiburon" che l'uomo gestiva a Spresiano. La sentenza è stata emessa dalla Corte d'Assise di Treviso nella tarda mattinata di oggi, 2 luglio 2025.

Per il giudice, l'imputato "non ha commesso il fatto", mentre il pubblico ministero Giulia Rizzo aveva richiesto una condanna a 21 anni e 6 mesi di carcere. La Corte ha accolto la tesi difensiva, sostenuta dall'avvocato Fabio Crea, che ha puntato sulle diverse incongruenze emerse nelle indagini svolte dai Carabinieri del nucleo investigativo di Treviso.

Tra queste la circostanza che il telefono di Anica Panfile fosse ancora attivo tra le 16.42 e le 17.19 (aveva una connessione internet attiva e che lei stava operando, inviando messaggi su WhatApp e navigando sul web). Lo stesso telefono è stato poi spento intorno alle 17.45 circa ed è stato gettato via.

La non ricezione dei messaggi da parte del compagno Luigino (la doppia spunta) sarebbe stata legata alla gelosia di lui e la donna lo aveva bloccato. Battaggia era alle 16 e alle 17.05 al casello di Treviso nord, diretto a Mogliano dal fratello Luigino, quando Panfile stava utilizzando il telefono, immortalato dalle telecamere mentre il suo cellulare era agganciato alle celle telefoniche della zona.

Il delitto di Anica Panfile resta così un giallo, senza un colpevole. La cuoca di origini rumene, madre di quattro figli, sarebbe stata uccisa il 18 maggio 2023 e il suo corpo venne rinvenuto tre giorni dopo, domenica 21 maggio 2023, in un isolotto sul fiume Piave, a Spresiano. (di Denis Barea – TrevisoToday)

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