Forio d'Ischia. Uccide a colpi di pistola la madre e il nuovo compagno dell'ex moglie, poi si toglie la vita.

Immagine della notizia (Immagine di Abxbay su Wikimedia Commons — CC BY-SA 4.0)

Forio d'Ischia. Uccide a colpi di pistola la madre e il nuovo compagno dell'ex moglie, poi si toglie la vita.

Una vicenda assurda e dolorosa lega indissolubilmente Pomigliano d'Arco – città d'origine della coppia e dell'assassino – alla strage consumatasi a Forio d'Ischia nel pomeriggio di ieri. Lì, Antonio Luongo, 70 anni, si è trasformato in un killer.

L'uomo ha viaggiato da Napoli fino all'isola verde con una pistola nascosta nella sua valigia, raggiungendo Forio nella zona del Cuotto, tra alberghi e passanti ignari. Davanti agli occhi attoniti di bagnanti e turisti, ha aperto il fuoco contro Nunzio Russo Spena, 49 anni (anch'egli di Pomigliano d'Arco), compagno della sua ex moglie, e contro la madre di lei, Zinoviya Knihnitska, ucraina di 63 anni. Entrambi sono stati uccisi sul colpo.

La caccia si è quindi trasformata in un inseguimento: Luongo ha rintracciato l'ex moglie, Lyudmyla Velykgolova, 42 anni, e le ha esploso contro sei proiettili mentre tentava di rifugiarsi nel portone di casa con il resto della famiglia. La donna è gravissima, ricoverata all'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, operata per salvarle la vita. Nella mattinata di oggi è stata trasferita a Pozzuoli.

Dopo aver compiuto la missione di morte, Luongo ha rivolto l'arma contro sé stesso, tentando il suicidio. L'uomo è morto poco dopo, mentre veniva trasportato in ospedale. I Carabinieri della compagnia di Ischia, insieme al nucleo investigativo scientifico, stanno ora cercando di fare luce su dinamiche e responsabilità.

Secondo quanto riferito dai parenti, il rapporto tra Lyudmyla e l'ex marito era stato caratterizzato da violenze domestiche e ripetuti episodi di stalking, mai denunciati formalmente. La coppia si era separata con il divorzio nel 2021, ma le tensioni non erano mai cessate.

Nelle ore precedenti alla strage, alcuni familiari avevano notato Luongo nei pressi dell'abitazione e si erano rivolti ai Carabinieri di Forio, temendo il peggio. Una segnalazione formale era stata raccolta, ma non è bastata a evitare il dramma. (Il Mediano)

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